Napoletani razzisti con altri napoletani, il racconto shock degli sfollati de Gli Incurabili: “Un albergo del centro ci ha detto che non accetta napoletani”. Verdi: “Denuncia gravissima e da approfondire”
“Con i cedimenti dell’ospedale ‘Gli Incurabili’ decine di famiglie che abitavano un’ala della struttura sanitaria sono state costrette a lasciare le loro case. L’Asl si è offerta di pagare il soggiorno agli sfollati presso strutture alberghiere, ma attualmente sono ospiti in albergo a Sant’Anastasia. Alcuni di essi denunciano addirittura di essere stati respinti da WiPap (meglio nota come ‘Casa Betania’), una nuova struttura alberghiera in via Settembrini, sentendosi dire: “Non accettiamo napoletani”. Dunque, napoletani razzisti contro altri napoletani, una situazione indecente e vergognosa che testimonia come una parte di questo popolo abbia ormai perso quel senso di accoglienza e di solidarietà che da sempre lo ha contraddistinto”. Lo ha denunciato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli dopo aver incontrati protagonisti di questo spiacevole episodio con il conduttore radiofonico Gianni Simioli.
“La vicenda dell’albergo che ci ha respinti perchè napoletani è una ferita nella ferita. Siamo stati buttati fuori da chi doveva comprenderci, ora mi sento straniero in casa mia. Spero che l’Asl intervenga per punire duramente quella struttura. Abbiamo fatto richiesta anche alla segreteria della Curia di Napoli per essere accolti in chiese o conventi della zona che hanno locali ampi e spaziosi per ospitare tutte le famiglie sfollate ma per ora non ci hanno risposto positivamente. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci garantisca un soggiorno a lungo termine”. E’ quanto ha denunciato Marco Capone uno degli sfollati da Gli Incurabili che si è rivolto a Borrelli.
“Questa gente, hanno concluso Borrelli e Simioli, dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza. Faremo i dovuti approfondimenti su questa vicenda, dubitiamo sia legale rifiutare il fitto a dei clienti in base alla provenienza geografica. Andremo fino in fondo e approfondiremo la vicenda con grande determinazione!”
Ca nisciun è fess.