Le sculture del Maestro trevigiano si suddividono principalmente in due tipologie: allegorie mitologiche e monumenti funebri. Al primo gruppo appartengono “Teseo sul Minotauro”, “Amore e Psiche”, “Ercole e Lica”, “Le tre Grazie”. Al secondo gruppo, quello dedicato ai monumenti funebri a “Clemente XIV”, Clemente XIII”, “Maria Cristina d’Austria”.
Queste opere rappresentano il tema più sviluppato dai neoclassici e il punto di riferimento che gli stessi non perderanno mai di vista. Lo stesso Gian Lorenzo Bernini affermò successivamente che la propria attività scultorea subi’ il fascino del Canova.
La mostra che, come detto sarà un omaggio al grande scultore, sarà inaugurata il 19 aprile alle ore 18,30 e rimarrà aperta fino al 25 aprile. Essa avrà ad oggetto opere dalle dimensioni più disparate che illustreranno così come viste dai due giovani artisti salernitani alcune opere dello scultore di Possaguo (Treviso) nato nel 1757 e deceduto nel 1822 dopo aver strabiliato il mondo con i suoi “lavori”
Buongiorno. Il paese natale di A. Canova si chiama Possagno, non Possaguo. Decisamente più grave quanto scritto sull’influenza che Canova avrebbe prodotto in Bernini. Canova è nato nel 1757; Bernini nel 1598. Al massimo avrebbe più senso iI contrario da un punto di vista cronologico. Non c’è cmq alcuna influenza. In bocca al lupo ai due giovani artisti che, in quanto io guida del museo gypsotheca A. Canova di Possagno, ringrazio per l’interesse nel nostro artista, ma fate molta attenzione ai contenuti che pubblicate.
Buona giornata. Chiara