Inoltre, si legge nel testo, negli anni si sono verificati cambiamenti significativi anche nella scelta della tipologia di matrimonio: “Ad oggi le giovani coppie che prediligono il matrimonio civile rappresentano circa il 46,9%. Le ragioni che allontanano le giovani coppie dall’altare e che le portano a prendere in considerazione solo ed esclusivamente il matrimonio civile sono molteplici e di natura differente”. In primo luogo ci sarebbe l’aspetto economico: “Il matrimonio civile è di per sè una celebrazione meno onerosa rispetto al matrimonio religioso”.
La proposta
Sulla base delle premesse sopracitate è stata presentata la proposta riguardante l’introduzione del “bonus matrimonio”: con tale misura si vuole “agevolare quelle giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilità di usufruire della detrazione del 20% delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso”. Rientreranno in tale range “i fiori decorativi, la passatoia e i libretti, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il servizio di coiffeur e di make-up e, in fine, il servizio del wedding reporter”.
I requisiti
Il bonus è rivolto alle “giovani coppie under 35 anni che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2018 non superiore a 23.000 euro e non superiore a 11.500 euro a persona”. Le spese detraibili connesse alla celebrazione del matrimonio religioso sono stabilite nella cifra massima di 20.000 euro e sono ripartite tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. Le spese devono state essere sostenute nel territorio dello Stato italiano; i beneficiari del bonus devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni.
Le specifiche
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello redditi persone fisiche). Occorre, pertanto, effettuare i pagamenti delle spese con bonifico – ovvero con carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto tramite bonifico, non è necessario utilizzare quello appositamente predisposto dalle banche e dalla società Poste italiane Spa.
I documenti da conservare al fine di usufruire del bonus matrimonio sono la ricevuta del bonifico, la ricevuta di avvenuta transazione per quanto riguarda i pagamenti con carta di credito o di debito, la documentazione di addebito sul conto corrente e tutte le fatture di acquisto, riportanti la natura, la quantità e qualità dei beni e dei servizi acquistati.
Considerando il numero dei matrimoni nell’anno 2016, i quali ammontano a 107.873, si prevede che la quota massima detraibile per coppia sarà pari al 20% di 20.000 euro, cioè 4.000 euro da dividere in cinque quote costanti.
A seguito di tale analisi risulta che la spesa prevista per il bonus matrimonio sarà pari a circa 431.492.000 euro, cioè a 86.298.400 euro per cinque rate. La spesa potrò essere però più bassa, considerati il calo dei matrimoni nel nostro Paese e i requisiti richiesti per usufruire del bonus.
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