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25 Aprile a Salerno: il Sindaco attacca i laziali e lancia coro “Bella Ciao”

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Dalla città che fece segnare la svolta verso una storia diversa parte un messaggio di civiltà, unione e democrazia. Alle celebrazioni del 25 aprile partecipa anche Salerno che nel 1944 fu capitale d’Italia. In quel periodo si iniziò ad immaginare la Costituzione Italiana e un paese diverso.

In piazzetta del Marinaio, al Lungomare Trieste, i festeggiamenti iniziano col consueto alzabandiera. Poi il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, ricorda il contributo che Salerno e la sua provincia hanno dato per raggiungere la libertà in Italia. Michele Strianese, presidente della Provincia di Salerno, evidenzia che i festeggiamenti del 25 aprile non sono uno stanco rituale. Significativi gli interventi degli studenti della Consulta provinciale, come quello sul ruolo delle donne.

Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, sottolinea che la democrazia va alimentata ogni giorno ed attacca i tifosi della Lazio. Dal palco, derogando dal messaggio ufficiale scritto ieri prima della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio, ha detto: “Salerno s’inchina e rende onore ai caduti per la Libertà. Questo sacrificio ci permette oggi di celebrare la Liberazione e di riaffermare i valori costituzionali fondamentali: democrazia, giustizia, solidarietà. Queste conquiste vanno difese ogni giorno con fermezza e con coraggio senza nessun cedimento e senza nessuna negoziazione”.

“E’ intollerabile – continua – che sia stato srotolato uno striscione ed inneggiato a Mussolini a Piazzale Loreto: non possiamo e non dobbiamo permetterlo! Le Istituzioni, le Forze Armate e dell’Ordine, la Società Civile, la Scuola, i Lavoratori e le Imprese devono impegnarsi ogni giorno, come insegnava Calamandrei, per rendere viva la Costituzione. Un monito che sentiamo particolarmente nostro a Salerno, Capitale ideale, politica ed istituzionale della Nuova Italia nata dalla Resistenza e dal Risorgimento. Cantiamo con forza ‘Bella Ciao’ tutti insieme e gridiamo “W il 25 Aprile”.

Gigi Casciello (Forza Italia) attacca: «Bella Ciao intonata per coprire la Preghiera per la Patria»

«Con pieno rispetto istituzionale ho partecipato alle celebrazioni del 25 aprile: festa della libertà, patrimonio di tutti gli italiani. Ringrazio il Prefetto di Salerno, dott. Francesco Russo per il suo intervento autorevole e da uomo delle istituzioni. Resta però ancora lunga la strada da percorrere perché questo giorno non sia una pretesa e una rivendicazione di parte della sinistra”.

Il sindaco di Salerno e il presidente della Provincia non hanno rinunciato a trasformare la celebrazione del 25 aprile in un comizio elettorale rappresentando l’Italia come un Paese ad un passo dal regime dittatoriale e insistendo, tra l’altro, su “valori non negoziabili”. E che dire del momento inaccettabile in cui da una parte del pubblico è stata intonata “Bella Ciao” coprendo la preghiera per la Patria: scelta certo non casuale… Eh no, anche per il 25 aprile, cari sindaco e presidente della Provincia, solo la verità non è negoziabile, non i “valori” di ciò che resta della sinistra italiana». È quanto afferma il deputato di Forza Italia, Gigi Casciello.

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