Imposta di Soggiorno: ad Agropoli c’è un software per stanare gli abusivi

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L’Amministrazione comunale, nell’ottica di semplificazione delle procedure per gli adempimenti relativi all’imposta di soggiorno, da quest’anno metterà a disposizione delle strutture ricettive e di tutti i titolari di immobili locati per finalità turistiche, il software Pay Tourist. Già utilizzato da diverse località turistiche italiane, lo stesso è di facile uso e comprensione, non necessita di installazione, ma utilizza infrastrutture in cloud ed è raggiungibile tramite web browser anche da dispositivi mobili.

Tra le funzioni incluse nel software vi sono: calcolo automatizzato dell’imposta, dei soggetti e dei pernottamenti per tipologia di struttura; gestione delle dichiarazioni dei pagamenti on line; generazione della schedina di pubblica sicurezza. Oltre a generare i file Istat in base alla Regione.

Nello stesso tempo, agevolerà l’Ente nelle operazioni di contrasto alle tipologie di evasione e/o di elusione dell’imposta di soggiorno in quanto permetterà l’associazione delle strutture con le relative inserzioni on line, anche tramite geolocalizzazione. Il software è in grado di compiere il censimento delle inserzioni on line, con scansione ed analisi dei dati estratti sui principali portali on line (Airbnb, Booking ecc).

Giovedì 23 maggio, presso l’Aula consiliare del Comune di Agropoli, si terrà un incontro di formazione per l’utilizzo del software:

– 1^ sessione ore 11.30 (alberghi, villaggi, campeggi, agriturismi, area sosta camper);

– 2^ sessione ore 16.30 (affittacamere, country house, case vacanza, case religiose di ospitalità).

Ricordiamo che il pagamento dell’imposta di soggiorno è vigente nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre. Le tariffe sono invariate rispetto allo scorso anno.

«Mettiamo a disposizione degli operatori turistici – affermano il sindaco Adamo Coppola e l’assessore alle Politiche economiche e finanziarie, Roberto Mutalipassi – un software utile e comodo per il calcolo e il pagamento dell’imposta di soggiorno. Nel contempo si punta, con lo stesso, di tutelare le strutture regolari, contrastando quelle che invece operano in nero».

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