Partecipano l’on. Piero De Luca, che illustrerà la sua iniziativa legislativa tesa ad ottenere il riconoscimento del titolo di “Salerno già Capitale d’Italia” ed il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. Presenti altresì autorità e sindaci dei comuni interessati allo Sbarco di Salerno.
Per cinque mesi Salerno fu protagonista della storia d’Italia. Durante la seconda guerra mondiale, dall’11 Febbraio al 15 Luglio 1944, ospitò i primi governi dell’Italia post-fascista e la famiglia reale, divenendo di fatto capitale fino a dopo la liberazione di Roma. Ma non ha mai ottenuto un riconoscimento ufficiale.
Con una proposta di legge ad hoc il Pd scende in campo per assegnare a Salerno il titolo di città già capitale d’Italia. Il testo, formato da un solo articolo, e depositato alla Camera il 10 maggio scorso, ha come primo firmatario Piero De Luca, deputato Dem.
Nella relazione di presentazione del provvedimento De Luca junior fa un lungo excursus storico e ricorda che, durante la seconda guerra mondiale, tra la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943 e la successiva fuga del Re, Brindisi prima e Salerno subito dopo, furono sede del governo, diventando protagoniste della storia del Regno, quando nel resto della penisola la situazione era molto confusa e il Nord era in mano alle truppe germaniche. Nelle aule di scuola, spesso, la cosiddetta ‘svolta di Salernò passa quasi inosservata. Da qui, anche la ratio di una pdl che ridia giustizia storica e dignità politica a una città, che è stata sede di ben tre governi, il Badoglio I e II e il primo a guida Bonomi.
«Al fine di recuperare e di valorizzare segmenti importanti della storia della nascita della nostra Repubblica -scrive De Luca jr- con la presente proposta di legge si prevede di conferire alla città di Salerno – che è stata capitale esecutiva e legislativa del Paese in una fase storica importantissima e delicata – il titolo di città già capitale d’Italia».
«Nel settembre del 1943 – ricorda il deputato Dem – Salerno fu teatro del cosiddetto sbarco di Salerno. Con questa operazione gli alleati angloamericani accedevano alla costa tirrenica della penisola italiana e si aprivano la strada per avanzare verso Roma. Salerno, come prima Brindisi, dall’11 febbraio al 15 luglio 1944, è stata capitale esecutiva e legislativa del governo italiano, ma non fu mai proclamata capitale costituzionale, titolo che restò formalmente sempre in capo alla città di Roma.
Ospitò i primi governi dell’Italia post-fascista e la famiglia reale, divenendo di fatto capitale fino a dopo la liberazione di Roma (4 giugno 1944)». In «questo periodo si verificò la cosiddetta svolta di Salerno, con la quale gli antifascisti, la monarchia e il maresciallo Badoglio stabilirono un compromesso per la formazione di un governo di unità nazionale».
Salerno non è mai stata capitale,studiate la storia capre!
Torneremo grandi Onorevole!!! Prepariamoci!!! Il governo è agli sgoccioli!!!
enza va fatic a caserta tu e pierino
Salerno capitale di serieC
Ma a Caserta ci è stato mai? Almeno per ringraziare e farsi conoscere. …
Enza da Pastena secondo me è Pierino a cop o Carmin ra cas e papà….enza truovet na fatic…
Oramai le studia tutte per mettersi in evidenza. Partecipa a tutti gli eventi e ne organizza altri inutili. Se fossi un cittadino casertano lo prenderei a schiaffi perché per il territorio casertano non fa nulla, è sempre a Salerno in vacanza e lo paghiamo per stare a Roma. Basta con favoritismi a figli ed appartenenti alla casta. Altri ragazzi, laureati e qualificati, non avendo santi in paradiso, sono costretti a fare i benzinai o i camerieri. Vergogna
I possente ruggito dei leoni da tastiera ancora una volta sparge il terrore.
Sede del primo governo antifascista italiano. Per Salerno si deve intendere il territorio salernitano (anche Vietri, per esempio). Non capitale, dunque, ma qualcosa ancora di più importante: culla dell’Italia democratica e Città della Costituzione. Chi ama la Costruzione democratica e repubblicana, ama Salerno. Viceversa, è un rigurgito fascista.
Il commento di ore 7.18 fotografa perfettamente la realtà. Inutile arrabbiarsi, tanto il paese è marcio e funziona così.
Inoltre a Salerno chi non”beatifica” i de luca viene censurato, e poi ci sono gli ebeti come quello delle 8.57 che tirano in mezzo il fascismo chissà a che pro. …. già che ci 6 dai la colpa a Salvini e al razzismo