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Mazzetta per un documento al bar: il sindaco fa arrestare dipendente infedele

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C’è anche il prezioso contributo del sindaco di Camerota, Mario Scarpitta, dietro all’arresto di Giuseppe Occhiati, il dipendete comunale scoperto dai carabinieri dopo aver preso soldi per la consegna di un documento di identità a una cittadino rumena.

Occhiati è stato colto in flagranza di reato mentre si faceva consegnare una «bustarella», contenuto 1000 euro, da una donna rumena, in cambio di documentazione.

Dopo la denuncia è scattata l’operazione che ha portato all’arresto di Occhiati, il quale era già finito nel mirino degli investigatori per il caso di corruzione che ha riguardo la vecchia amministrazione comunale.

«Ho semplicemente fatto il mio dovere. Nulla di straordinario o di eroico. Queste condotte illecite vanno fermate immediatamente. Chi lavora all’interno della Casa Comunale deve essere esempio di trasparenza, legalità e onestà. Ho ricevuto tantissime telefonate e messaggi da persone che si sono complimentate per il mio operato.

Ringrazio tutti ma, a mio avviso, un plauso va fatto allo straordinario lavoro delle Forze dell’Ordine e ai Carabinieri della Stazione di Marina di Camerota, guidati dal Maresciallo Francesco Carelli, e ai militari della Compagnia di Sapri agli ordini del Capitano Matteo Calcagnile.

Camerota non è il mostro che purtroppo in questi giorni ha occupato le prime pagine della cronaca. Camerota è un posto meraviglioso che combatte certi atteggiamenti e non si piega al volere di pochi». Questo il commento del sindaco Scarpitta.

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