Pubblica amministrazione e carenza di organico: anche la Cgil di Salerno in piazza

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La Funzione Pubblica Cgil di Salerno sabato 8 giugno sarà a Roma per la Manifestazione nazionale del Pubblico Impiego indetta da CGIL-CISL-UIL. Centinaia di lavoratori da tutta la provincia raggiungeranno la città di Roma per richiedere uno straordinario piano di assunzioni per sopperire alle carenze di organico in cui versa la Pubblica Amministrazione dopo anni di blocco del turnover e anche a seguito di quota 100.

“Negli ultimi 9 anni il personale si è ridotto di 260.000 unità, 90.000 solo negli Enti Locali e 45.000 nella Sanità Pubblica. In Italia 13 lavoratori su 100 lavorano nel pubblico, 7 in meno rispetto alla Francia dove gli impiegati contano 20 persone su 100. Se volessimo raggiungere dotazioni organiche adeguate agli attuali carichi di lavoro servirebbe assumere 250.000 persone.

Dati ufficiali raccontano una situazione sempre più difficile: nel triennio 2019-2021 andranno in pensione 500.000 persone, che soltanto in minima parte verranno rimpiazzati da neo assunti.

L’invecchiamento della popolazione lavorativa e il ristretto turn over metterà a serio rischio i servizi destinati ai cittadini. A Salerno si registrano carenze di organico in tutti i settori, principalmente nella Sanità Pubblica e negli Enti Locali, a partire dal Comune di Salerno dove i recenti pensionamenti stanno mettendo in luce la necessità di assunzioni in ogni settore per sopperire alla chiusura di sportelli e servizi sul territorio” dichiara Antonio Capezzuto, Segretario Generale della FP CGIL Salerno.

Inoltre mancano le risorse da destinare al rinnovo dei contratti pubblici, già falcidiati da 10 anni di mancato rinnovo. Per l’anno 2019 è stata prevista l’indennità di vacanza contrattuale che ha un valore di soli 8 euro, che si trasformerà in 14 euro a luglio. Spiccioli per un comparto determinante per la sostenibilità di un Paese. La previsione di Bilancio contenuta nel DEF sconta poi l’ipotesi che il CCNL per il triennio 2019-21 verrà sottoscritto a decorrere dal 2020, con incrementi percentuali pari al 1,65 per il 2020 fino ad arrivare all’1,95% del 2021.

Inoltre nel comparto della Sanità Accreditata si resta in attesa del rinnovo del contratto a distanza di 12 anni, una situazione insostenibile che riguarda 300.000 persone (20.000 in Campania) impegnati nel garantire nel settore privato un servizio pubblico.

“Per questo saremo in piazza sabato 8 giugno, per ribadire che senza un servizio pubblico di qualità questo Paese non ha futuro. Che senza ingenti risorse messe a bilancio non si potranno rinnovare i contratti pubblici. Servono subito migliaia di assunzioni prima che il sistema collassi”, conclude Capezzuto.

 

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