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Ambulanze per la vittoria di Alfieri: il caso in Parlamento

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Il caso delle 7 ambulanze chiamate per festeggiare la vittoria elettorale di Franco Alfieri, al Comune di Capaccio Paestum, ha destato grande scalpore, a tal punto da finire in Parlamento. Lo scrive InfoCilento.it

Diversi sono anche gli interrogativi sulle stesse ambulanze, le quali appartengono alla ditta Squeccodi Roberto Squecco, imprenditore delle pompe funebri arrestato nei mesi scorsi e destinatario di una condanna definitiva per estorsione con metodo mafioso.

Non a caso, la compagna dello stesso Squecco, era candidata nelle liste di Alfieri, riuscendo addirittura ad essere eletta.

La vistosa manifestazione di ilarità a Capaccio Paestum ha anche attirato l’attenzione e l’ironia della stampa nazionale, per non parlare del fatto che il ministro alla Sanità, Giulia Grillo, è andata su tutte le furie per lo spreco dei mezzi sanitari: «L’uso folkloristico di preziosi mezzi di pubblica utilità, come le ambulanze va condannato senza se e senza ma. Da ministro mi fa male vedere le immagini di quei mezzi di soccorso che sfilano in un carosello elettorale».

Alfieri dal suo canto, dopo aver appreso l’accaduto si è dissociato: «Anche questa bella giornata è stata caratterizzata da una polemica: quella sulle ambulanze durante i festeggiamenti di ieri notte.

Lo ho appreso solo da poco, anche perché proprio in quei momenti non ero al comitato in quanto impegnato in un’intervista presso un’emittente televisiva. Se fossi stato presente avrei immediatamente manifestato la mia più ferma contrarietà. È stato un episodio grave e sicuramente di cattivo gusto dal quale mi dissocio completamente».

Tuttavia, sembra che la presa di distanze da parte del neo sindaco di Capaccio Paestum non sia servita a placare le polemiche. Guarda caso, è intervenuto anche Francesco Castiello, senatore del Movimento 5 Stelle, il quale ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare: «Provvederò nei prossimi giorni a depositare in Senato un’interrogazione a risposta urgente al Ministro della Salute e a sporgere denuncia alle Procure presso i tribunali di Salerno e di Napoli, allegando l’interrogazione unitamente ai reportage giornalistici».
Fonte InfoCilento.it

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