Salerno: merce contraffatta, Confesercenti chiede Osservatorio Provinciale

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Si è svolto ieri mattina nel Salone Genovese della Camera di commercio di Salerno  la presentazione della ricerca della fondazione CENSIS in collaborazione con il MISE (direzione lotta alla contraffazione -Uibm del Ministero dello Sviluppo Economico)  sui fenomeni della contraffazione a Salerno  e Provincia.

Dopo gli incontri propedeutici  settoriali e la cosiddetta fase di ascolto utile a recepire informazioni dettagliate sui numeri del mercato del falso e della contraffazione, ecco svelati i dati effettivi di un fenomeno sempre più invasivo ed autentico flagello per le micro imprese del Commercio Nazionale e Salernitano.

Alla giornata informativa hanno partecipato numerosi enti ed istituzioni. Ad aprire la giornata di lavori  è stato il Presidente della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete a seguire i saluti istituzionali da parte del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e di Fabrizio Curcio dell’ufficio  Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Una sala gremita ha poi ascoltato con interesse  le relazioni tecniche da parte prima di Amedeo Teti direttore generale ufficio marchi e brevetti del MISE e a seguire  di Massimiliano Valeri  direttore generale del CENSIS.

Le associazioni maggiormente rappresentative del commercio di Salerno e provincia, attraverso le relazioni tecniche dei propri dirigenti, hanno potuto esprimere le loro osservazioni e proposte.

La Confesercenti provinciale di Salerno, da sempre in prima linea su queste tematiche, ha partecipato attivamente per mezzo della relazione tecnica  proposta dal direttore Pasquale Giglio che ha raccolto indicazioni da tutte le categorie del commercio provinciale tra le quali ANVA e  che tra  le altre considerazioni ha proposto la costituzione presso la Camera di Commercio  di un osservatorio provinciale con le istituzioni ,forze dell’ordine  e associazioni di categoria riconosciute dal CNEL.

La piaga della contraffazione costa al paese 8 miliardi che vengono tolti all’economia del Paese, oltre a causare danni irreversibili alle imprese del commercio, danneggia il cosiddetto made in Italy e finanzia e rafforza  la criminalità  organizzata.

I consigli dichiara il presidente provinciale di Confesercenti, Raffaele Esposito, sono quelli che riguardano i consumatori ovvero di non acquistare mai merce di dubbia provenienza e di rivolgersi agli esercizi commerciali storici e di vicinato che rappresentano da anni la più grande garanzia di qualità per un acquisto sicuro e certificato.

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