Incendio Battipaglia, risultati Arpac: primi fumi tossici verso Eboli

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Arpac sta effettuando monitoraggi specifici in seguito all’incendio che lo scorso 3 agosto è divampato in un sito di stoccaggio di rifiuti non pericolosi, di proprietà della New Rigeneral Plast srl, situato nell’area Asi del comune di Battipaglia (Salerno). Fin dal primo pomeriggio del 3 agosto, tecnici Arpac del dipartimento di Salerno si sono recati sul posto. Dal momento dello sviluppo dell’incendio, fino alle ore 20 circa, si è rilevato vento con marcata direzione Sud Ovest – Nord Est, che ha spinto i fumi in direzione del territorio comunale di Eboli. Nella sera del 3 agosto il vento è diminuito e la colonna di fumo ha assunto una prevalente direzione subverticale.

Nello stesso pomeriggio del 3 agosto l’Agenzia ha posizionato e messo in funzione, nei pressi del sito colpito dall’incendio, un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria. Il laboratorio monitora la presenza di diversi inquinanti, tra cui polveri sottili, metalli e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). I risultati del monitoraggio saranno diffusi nei prossimi giorni, compatibilmente con i tempi necessari per l’elaborazione dei dati.

Arpac è inoltre presente nel territorio interessato dall’incendio con due centraline fisse, denominate Battipaglia Parco Fiume e Battipaglia Stir, la prima facente parte della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, la seconda situata in prossimità dell’impianto di trattamento dei rifiuti urbani (TMB ex Stir) di Battipaglia. Nelle date 2 agosto, 3 agosto e 4 agosto 2019 le due centraline non hanno rilevato concentrazioni superiori ai limiti posti dalla normativa vigente, per gli inquinanti monitorati, tra cui biossido di azoto e polveri sottili. Per informazioni più dettagliate sui dati delle centraline fisse, si invita a consultare le apposite pagine del sito web Arpac (Dati di qualità dell’aria rilevati dalla rete regionale di monitoraggio, http://www.arpacampania.it/web/guest/1509, Dati di qualità dell’aria rilevati in prossimità degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani, http://www.arpacampania.it/web/guest/1499).

Nella mattina di oggi l’Agenzia ha installato inoltre, nei pressi del laboratorio mobile, un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria; in aggiunta, in un’area prossima all’incendio, i tecnici Arpac hanno posizionato campionatori passivi per la determinazione di diversi parametri, tra cui ossidi di azoto, biossido di zolfo e composti organici volatili. I risultati dei campionamenti saranno diffusi non appena disponibili.

Infine, in queste ore, l’Agenzia ha prelevato otto campioni di top soil (terreno superficiale) in aree non pavimentate, collocate principalmente lungo la direzione di massima diffusione dei contaminanti originati dall’incendio.

Allegata a questo comunicato viene fornita una relazione dettagliata sulle attività condotte finora dall’Agenzia: si invita a consultare la relazione per un quadro completo delle indagini svolte

DESCRIZIONE DEL SITO OGGETTO DI INCENDIO
In data 3/8/2019, presso un sito di proprietà della New Rigeneral Plast srl, ubicato in area ASI del Comune di
Battipaglia, si è sviluppato un incendio che ha interessato il materiale ivi stoccato.
Il sito de quo è catastalmente individuato al foglio 7, p.lle 141, 1515 e 137 (parte) del Comune di Battipaglia,
presenta superficie di consistenza pari a circa 4000 mq ed era stato autorizzato a svolgere attività di recupero
[R13] di rifiuti in procedura semplificata dalla Provincia di Salerno (denominazione precedente Sele SPA srl),
con iscrizione di cui all’articolo 216 comma 3 del decreto Legislativo 152/06, numero 213.
La suddetta autorizzazione era stata revocata con provvedimento della Provincia di Salerno protocollo PSA
201800015706 del 17/01/2018, emesso a seguito di inottemperanza alla diffida n. PSA201700201672 del
15/09/2017, la quale scaturiva da un accertamento della scrivente Agenzia in data 07/09/2017, svolto
congiuntamente ai VVUU di Battipaglia, nel quale erano emersi, tra l’altro, i seguenti elementi di criticità:
 il superamento dei quantitativi in stoccaggio, rispetto ai limiti autorizzati;
 la mancanza della SCIA ex articolo 4 DPR n. 151/2011 – regolamento recante la disciplina dei
procedimenti inerenti la prevenzione incendi, sebbene l’impianto fosse dotato di sistema antincendio
costituito da idranti perimetrali e provvisto di parere favorevole sul progetto antincendio.
In merito alla natura del materiale oggetto del fenomeno di combustione, si può rappresentare che, nel corso
della ispezione ARPAC del 7/9/2017, si riscontrava, sul piazzale pavimentato, la presenza di rifiuti, in cumuli e
balle, riconducibili a:
CER Descrizione
CER 15 01 02 imimballaggi in plastica
CER 15 01 06 imballaggi misti
CER 20 01 02 vetro da raccolta differenziata di RSU
CER 20 01 39 plastica da raccolta differenziata RSU
CER 19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico
dei rifiuti, non pericolosi
PRIME ATTIVITÀ CONDOTTE DA ARPAC
L’intervento dell’ARPAC è stato avviato tempestivamente rispetto alla richiesta del Comune di Battipaglia,
seguita poi da quelle provenienti da altri Enti, nel primo pomeriggio del 3/8/2019, attraverso personale tecnico
del Dipartimento Provinciale di Salerno.
In primo luogo si è preso atto della natura della fonte di contaminazione, delle condizioni climatico-ambientali,
del contesto naturale ed antropico nel quale si è sviluppato l’incendio.
 La fonte di contaminazione era costituita dai prodotti della combustione generati dall’incendio di rifiuti di
cui era nota, in linea di massima, la composizione merceologica (vedi tabella precedente).
 In merito alle condizioni climatico ambientali, si evidenzia che, dal momento dello sviluppo dell’incendio
sino al crepuscolo, ore 20:00 circa, era presente vento con marcata direzione sud ovest – nord est che
spingeva i fumi in direzione del territorio del Comune di Eboli. Dalle 20:00 circa, il vento diminuiva e la colonna
di fumo assumeva direzione prevalente sub verticale.

 In merito al contesto naturale ed antropico, si rappresenta che l’area in cui si è sviluppato l’incendio,
ricade in zona ASI del Comune di Battipaglia. Il territorio circostante, nella direzione nord – est, nell’intorno sino
a circa 4 km dall’incendio, presenta un tessuto urbanistico costituito, per lo più, da attività produttive industriali
ed agricole con piccoli agglomerati abitativi sparsi, mentre in direzione ovest si riscontrano ancora attività
produttive per lo più agricole e la frazione Taverna di Battipaglia a vocazione più residenziale.
Considerato quanto riportato precedentemente, nel corso del giorno 3/8/2019 si è provveduto all’installazione,
presso il piazzale di una attività produttiva contigua al sito interessato dall’incendio, di una unità mobile di
rilevamento della qualità dell’aria per il monitoraggio dei parametri PM10, metalli e IPA.
Nel corso dell’evento e nelle ore successive al massimo sviluppo, si sono tenuti costantemente sotto controllo
i dati delle centraline fisse di monitoraggio della qualità dell’aria presenti nel territorio interessato dall’incendio,
denominate Battipaglia Parco Fiume e Battipaglia Stir, la prima facente parte della rete regionale di
monitoraggio della qualità dell’aria, la seconda situata in prossimità dell’impianto di trattamento dei rifiuti urbani
(Stir) di Battipaglia. Nelle date 2 agosto, 3 agosto (giorno in cui è divampato l’incendio) e 4 agosto 2019 le due
centraline non hanno rilevato concentrazioni superiori ai limiti posti dalla normativa vigente, per gli inquinanti
monitorati, tra cui biossido di azoto e polveri sottili. Per informazioni più dettagliate, si invita a consultare le
pagine del sito web Arpac con i risultati del monitoraggio effettuato con la rete di centraline fisse, tramite i
seguenti link.
Dati di qualità dell’aria rilevati dalla rete regionale di monitoraggio
http://www.arpacampania.it/web/guest/1509
Dati di qualità dell’aria rilevati in prossimità degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani
http://www.arpacampania.it/web/guest/1499
Considerata la natura del materiale combusto, si è provveduto altresì alla installazione di un campionatore ad
alto volume per la determinazione di diossine e furani in atmosfera, presso il medesimo sito di installazione
dell’unità mobile di rilevamento; inoltre, nell’area prossima all’incendio, sono stati installati campionatori passivi
“radielli” per la determinazione di NO2, SO2, BTx, COV, HCl, NH3, i cui esiti analitici saranno comunicati
appena disponibili.
Al fine di registrare l’eventuale influenza della ricaduta dei prodotti della combustione sulla qualità dei suoli nei
territori circostanti il fenomeno, si è provveduto al campionamento di top soil nell’area di impronta del conoide
di dispersione degli inquinanti, la cui individuazione si è basata sui modelli di dispersione forniti da ORSA.
Su detti campioni, saranno ricercati i parametri chimici legati a sostanze tipicamente prodotte da combustioni
incontrollate di rifiuti di tipo urbano o assimilabile.
In particolare, nella giornata di lunedì 05/08/2019, tecnici dell’Area Territoriale del Dipartimento in intestazione,
hanno provveduto al prelievo di 8 campioni di top soil (suolo superficiale), in aree non pavimentate, collocate
principalmente lungo la direzione di massima diffusione dei contaminanti originati dall’incendio.
I prelievi di suolo sono stati effettuati nella parte superficiale del suolo (0,0 – 0,1 m), in aree non coperte da
vegetazione di alto fusto, al fine di verificare effetti di ricaduta della frazione particellare di contaminanti
sviluppati dall’incendio, per la determinazione analitica di:
 IPA
 Metalli Pesanti
 PCDD – PCDF
 IDROCARBURI PESANTI (C>12).
I relativi risultati saranno forniti appena disponibili.

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