“Queste risorse, quindi, devono essere utilizzate in maniera prioritaria per pagare gli stipendi arretrati agli operai idraulico-forestali. Se ci saranno presidenti di Comunità montane che non rispettano questa indicazione – avverte Carotenuto – non esiteremo a chiedere ai sindaci che li eleggono di intervenire in maniera forte, anche con lo strumento della sfiducia, affinchè tengano fede agli impegni”.
“Nel frattempo, non bisogna cullarsi, – prosegue – ma occorre continuare a fare pressione sui ministeri competenti affinchè firmino l’Apq in tempi brevi e certi. Se ciò non avverrà, noi tutti saremo pronti a far valere i sacrosanti diritti di chi deve percepire il salario, senza dimenticare che le risorse anticipate dalla Regione Campania vanno rendicontate, pena il mancato rientro dei fondi europei”.
“Un’altra battaglia che ci attende è quella per creare un sistema di stabilità lavorativa ed economica per i lavoratori forestali: per vincerla dovremmo essere tutti uniti e lavorare nella stessa direzione. Abbiamo trascorso tanti momenti bui durante questa lunga vertenza ma, oggi, – conclude Carotenuto – possiamo sperare in un futuro migliore per la Campania e le sue zone interne”.