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Colpo di calore scambiato per leucemia: ore di paura per un salernitano

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Un colpo di calore scambiato per leucemia per un 21enne di Scafati. E’ accaduto all’Ospedale di Nocera secondo il racconto di una madre che ha vissuto una giornata da incubo assieme a suo figlio. A riportare la notizia il sito MediaNews24.it.

“Abbiamo trascorso cinque ore d’inferno in attesa che mio figlio venisse visitato da qualche medico e diagnosticargli la comparsa di una leucemia!” È il drammatico racconto di M. C. madre del ventunenne trasportato al pronto soccorso per un malore”

Dal suo profilo personale Facebook la donna riporta in un post la scioccante esperienza
”Ieri mattina Pasqui si è svegliato con un forte malore al petto lato sx seguito da affanno e
nausea. Non è un ragazzo che si lamenta, quando mi ha chiesto di andare al pronto soccorso ho chiamato subito il padre che lo ha portato a Nocera.

Lì inizia un incubo! Cinque ore di lunga attesa poi nel pomeriggio entra e una dottoressa alquanto nervosa dopo vari analisi gli diagnostica una leucemia grave vedendo un’infezione nel sangue.

Vedo mio figlio disperato, preso da un’ambulanza e portato a Pagani al centro tumori dove deve essere ricoverato in una stanza isolato. In un attimo abbiamo visto la nostra vita finire per distrazione di un dottore che ha sbagliato a leggere i valori su una cartella!

Fortunatamente a Pagani non ci stava posto e con tanta gentilezza e calma ci hanno rassicurati vedendoci spaventati. Con un macchinario nuovo che hanno, sono stati eseguiti tutti gli accertamenti e dopo un’ora di agonia finalmente il risultato: mio figlio è sano! Non dovevano mandarlo lì, c’è stato un’errore di distrazione!

Io da mamma mi chiedo e non so se sbaglio: è giusto che ci siano questi errori? Mio figlio è
rimasto traumatizzato da questa esperienza, a 21 anni in poche ore ha capito tutto della vita. In poche ore io mi sono sentita impotente e, per la prima volta, non sono riuscita a proteggerlo e, vedere mio figlio piangere, mi ha fatto tanto male.
È stata un’esperienza di vita, prendiamola cosi. Una esperienza che ci ha insegnato il valore della vita ma spero che nessun ragazzo e nessun genitore possa vivere queste ore di agonia per una semplice distrazione di un dottore! Il problema di mio figlio era dovuto a un raffreddamento causato dal caldo e umidità”

Fonte Mn24.it

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