Arpac: schiuma e chiazze in mare dovute a caldo e scarso idrodinamismo

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In riscontro all’attenzione ed alle segnalazioni sulle problematiche in materia di acque di balneazione di interesse degli organi di stampa, si ravvisa la necessità di informare i cittadini in merito alla fruibilità dei dati sulla salubrità del nostro mare.

ARPAC è l’Ente istituzionale preposto al controllo e alla definizione delle condizioni igienico-sanitarie dello stato del mare a tutela della salute dei bagnanti secondo i criteri e le metodologie definite dalle Direttive Europee. Nello specifico durante tutta la stagione balneare, dal 1 aprile al 30 settembre, l’ARPAC provvede, con l’ausilio dei mezzi nautici di sua proprietà, ai controlli lungo l’intero litorale della Regione Campania che è monitorato in maniera costante attraverso prelievi fissati dal calendario regionale nei punti di massima affluenza turistica, e laddove si prevede un maggior rischio per la salute umana, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente di settore.

I link e i collegamenti da utilizzare per la consultazione in tempo reale di tutti gli esiti analitici in corso di stagione balneare, oltre a quelli pregressi, sono i web istituzionali del Ministero della Salute (www.portaleacque.it) e il sito di ARPAC (www.arpacampania.it) nella sezione tematica dedicata alla balneazione, selezionando il comune di interesse e la specifica acqua di balneazione.

Entrambi i portali si basano su una immediata rappresentazione cartografica che utilizza le ortofoto di Google Maps per visualizzare i litorali costieri, pubblicano tempestivamente i dati relativi ai controlli  con evidenza di eventuali divieti temporanei nel corso della stagione balneare e forniscono ulteriori informazioni relative alle singole acque di balneazione (classificazione, profili delle acque, criticità specifiche, documentazione, ecc.). Il principio divulgativo è comune, fornire a livello locale un’informazione immediata e completa su ogni aspetto dei controlli.

A partire dalla stagione balneare in corso ARPAC ha reso disponibile un’applicazione per smartphone, che si può scaricare dagli store di Google o di Apple ricercando “ARPAC Balneazione”.  L’APP, gratuita e di semplice utilizzo, fornisce a cittadini e turisti informazioni su ciascuno dei 328 tratti di costa monitorati dall’Agenzia. Punto per punto, è possibile conoscere la balneabilità all’ultimo prelievo effettuato e informazioni più di dettaglio circa la classe di qualità (eccellente, buona, sufficiente, scarsa), determinata ogni fine di stagione balneare su base statistica dei risultati delle analisi microbiologiche degli ultimi quattro anni di controllo (2015-2016-2017-2018).

Con questa novità lo sforzo dell’Arpa Campania si è adeguato alle sfide della digitalizzazione e della comunicazione di rete con l’obiettivo di avvicinare sempre più l’Agenzia ambientale ai cittadini e ai portatori di interesse.

Oltre ai prelievi cosiddetti routinari vengono eseguiti da ARPAC indagini e campionamenti aggiuntivi in caso di avvistamento o segnalazione di situazioni anomale (schiume, mucillagini, rifiuti solidi galleggianti, colorazione anomala, idrocarburi, ecc.), in tali casi sono intensificati i controlli in modo da poter escludere eventuali rischi sanitari, in linea con quanto previsto dalla legge.

Le situazioni anomale che rappresentano un potenziale rischio di tipo igienico-sanitario sono, pertanto, sempre opportunamente indagate e valutate. In tali situazioni i tecnici a bordo, seguendo l’iter procedurale normativo e l’operatività delineata dalla Direzione Tecnica, provvedono a campionare, analizzare, comunicare e relazionare in merito agli esiti analitici ottenuti e a prendere contatti diretti con l’amministrazione comunale di riferimento per prevenire eventualmente l’esposizione dei bagnanti.

Come si evince dalla consultazione dei dati finora ottenuti nella stagione balneare in corso, la situazione  è alquanto rassicurante dal momento che non sono stati registrati molti superamenti dei valori limiti degli indicatori fecali nei tratti di mare indagati.

I fenomeni segnalati del tipo “schiuma bianca, chiazze oleose e in alcuni casi schiuma di color marrone in vari momenti della giornata” sono oggetto da sempre anche delle nostre indagini e si verificano in diversi tratti costieri regionali e nazionali, anche in zone in cui non è presente nessun tipo di impatto antropico. Nella quasi totalità dei casi tali fenomeni, a meno che non siano presenti nelle immediate vicinanze di uno scarico inquinante,  sono da ascriversi a fattori naturali accentuati dalle alte temperature superficiali del mare e dallo scarso idrodinamismo delle acque.

11 Commenti

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  • Ma Papino ed il figlioletto casertano sono in ferie? Strano che non si fanno vivi e non azzuppano sul casino politico in atto.

  • sono in ferie assieme a ensa da pastena e di caverna ragliatore seriale!!! Voglio proprio vedere se mi censurate ancora!!!

  • Arpac per legge definisce le acque inquinate e non le vostre chiacchiere (inutili).
    Il mare è inquinato anche quando sembra cristallino.
    Domanda agli scienziati:quante bandiere blu (riferite all’acqua)ci sono in Italia?
    Antonio d’antuono.

  • MA SI! ABBIAMO UN MARE DA CARAIBI!!!! LE SPIAGGE POI…
    ARPAC=IDRODINAMICI INSAPONATORI

  • Le barriere sottoflutto sono piaciute ai balneari ? Adesso fottetevi l’anno prossimo il “tesserino” vendetelo a chi ha distrutto il litorale.

  • Ancora con questa storia che il mare non è inquinato perché lo dice l’Arpac ?!?! Il mare è sporchissimo su tutto il litorale fino ad Agropoli. Ci sono bolle ed è marrone!!!!! Tuffatevi voi dell’ARPAC e portateci i vostri figli !!!! Non vi crede nessuno!!

  • Brav anonimo… Lidi a Salerno torre angellara che si fanno pagare come se fossimo in Sardegna… Ma quale servizi e servizi… L anno prossimo tutti al chivicon Beach
    Bandiere blu….. Tutte cose studiate a tavolino

  • Quanti scienziati che mettono in dubbio l’operato dell’Arpac! Immagino che abbiano dati scientifici precisi e puntuali per poter confutare quanto afferma l’Arpac, vero?

    Ancora non capite la differenza tra mare sporco e mare inquinato.

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