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Salernitana: lecito gioire, vietato farsi prendere da facili entusiasmi

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Godersi il buon momento (la vetta del campionato di Serie B e la doppia vendetta nei confronti di Pescara e Cosenza che nella passata stagione avevano spedito i granata ai play out) è lecito, soprattutto dopo un’annata caratterizzata da stenti e delusioni. Farsi prendere da facili entusiasmi (e dimenticare del tutto le mortificazioni degli ultimi anni), quello no, non è l’atteggiamento giusto.

L’avvio di campionato della Salernitana è andato ben oltre le più rosee previsioni, al punto che la sosta viene accolta come una seccatura, visto che i ragazzi di mister Ventura sarebbero volentieri andati subito a caccia del tris. In realtà, vista anche la situazione in infermeria, la pausa è propizia per cercare di recuperare qualche acciaccato. Ma anche per permettere agli ultimi arrivati di inserirsi nei meccanismi.

Intanto, mister Ventura va avanti per la sua strada. Anche dopo il match vinto a Cosenza il tecnico ligure ha ricordato che il processo per eliminare le scorie del passato è ancora in corso e non è da considerarsi affatto concluso. Ovviamente il trainer granata non ha nascosto la soddisfazione per le due vittorie di fila che, in avvio di stagione in Serie B a Salerno non si vedevano dal 1951/52, tanto per farsi un’idea dell’impresa compiuta dalla sua truppa.

Ora, Ventura è chiamato a far compiere ai suoi un ulteriore salto di qualità: la Salernitana non deve perdere la testa, non deve farsi distrarre dalla sosta e dagli impegni con le nazionali di alcuni giocatori. Anzi. In queste due settimane che li separano dal derby con il Benevento, i granata, che al San Vito Marulla sono riusciti anche a mantenere inviolata la porta di Micai, dovranno cercare di lavorare sodo per sistemare alcuni aspetti che ancora non convincono del tutto.

Se la fase difensiva progredisce, in avanti i granata possono fare molto di più. In tal senso, Ventura confida non solo nel recupero di Giannetti ma anche sul possibile esordio di Cerci, chiamato a rappresentare un valore aggiunto per questa squadra e non un peso, come è invece successo ai “big” che lo hanno preceduto di recente, colpi di mercato rimasti inesplosi in canna.

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