E’ la sfida a distanza tra Coda e Sau contro Giannetti e Jallow con Cerci che riassaporerà l’aria del campo anche se partirà dalla panchina. E’ un test di verifica importante per la capolista in condominio. Dopo aver battuto Pescara e Cosenza il coefficiente di difficoltà sale subito con un avversario dotato di grande qualità in tutti i reparti.
Lo sa bene Gian Piero Ventura che ha fatto leva sulle corde emotive della sua squadra chiedendo un ulteriore percentuale nella fase di crescita costante a cui guarda l’allenatore. Da un lato la squadra dall’altro l’ambiente. Il mister è riuscito non solo con i risultati ma anche con il lavoro a ricostruire un patrimonio di entusiasmo che sembrava completamente perso fino a 40 giorni fa leggendo il numero degli abbonamenti staccati.
Ed invece i tifosi, al di là della gara di cartello, e della posizione di testa si stanno riavvicinando alla Salernitana dando fiducia al progetto tecnico di Ventura che nelle parole rilancio e riscatto ha fondato le basi per costruire con questo gruppo – sono sue parole – qualcosa di importante. Sul piano tecnico sarà ancora 3-5-2 contro. Kiyine ha recuperato e sarà della partita, Odjer sostituirà Akpa Akpro mentre Firenze sarà la mezzala sinistra con Di Tacchio in mezzo. Completerà la linea Cicerelli.
In difesa il trio Karo-Migliorini-Jaroszynski dinanzi a Micai. In avanti spazio al duo Giannetti-Jallow con Cerci in panchina e con un contro aperto con Pippo Inzaghi. Nel 2015 l’ex Toro era al Milan e super Pippo, allenatore dei rossoneri, dopo avergli dato fiducia lo fece scivolare nelle retrovie.
Un occasione di riscatto per Cerci avrà una chance ma l’occasione più grande dovrà costruirla la Salernitana. Lo scoro anno i sanniti espugnarono l’Arechi sfruttando un errore clamoroso di Micai. Nell’anno del riscatto e delle rivincite dopo Pescara e Cosenza chissà che non tocchi anche al Benevento subire l’onda granata della vendetta sportiva ovviamente
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