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Spento il maxirogo, resta la paura ad Avellino per i danni all’ambiente

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Spento il vasto incendio che dal primo pomeriggio di ieri ha semi distrutto la Ics, l’azienda che nel Nucleo industriale di Avellino produce contenitori in plastica per batterie, restano i timori per le possibili conseguenze sulla salute e l’ambiente provocate dalla nube tossica che ha stazionato per molte ore sul capoluogo irpino. Lo scrive l’ANSA

Domani si conosceranno i risultati del monitoraggio effettuato dall’Arpac, l’agenzia regionale per l’ambiente, sulla presenza di diossina, mentre per oggi pomeriggio sono attesi quelli relativi alle polveri sottili.

Secondo fonti dell’Arpac, nello spaventoso rogo non sarebbero stati bruciati metalli, a cominciare dal piombo, ma soltanto plastica e pallet. Sulla base dei risultati eventuali successivi provvedimenti a tutela della salute verranno assunti dal Centro Coordinamento Soccorsi, attivato dal Prefetto di Avellino, Maria Tirone, sin dai minuti successivi all’incendio. Oggi sono rimaste chiuse le scuole di ogni ordine e grado in venti comuni, tra cui Avellino.

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