I portatori, dopo aver ricevuto la benedizione, trasporteranno le statue di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII e dei Santi martiri salernitani Caio, Ante e Fortunato per le strade del centro cittadino attraversando via Duomo, via Mercanti, corso Vittorio Emanuele, via dei Principati, corso Garibaldi, via Roma e ritornare in duomo immettendosi in via Portacatena e attraversando Largo Sedile del Campo.
Quattro grandi amplificatori consentono alla folla di seguire la preghiera, guidata dall’arcivescovo Bellandi. Tre le soste: a piazza Cavour, i simulacri si rivolgono verso la spiaggia per chiedere la protezione di San Matteo per i pescatori, i marinai, i militari della Marina, per chiunque viva in mare.
Dinanzi a Palazzo di città la seconda sosta per elevare la preghiera a sostegno del lavoro degli amministratori pubblici. Infine, alla chiesa dell’Annunziata, il priore, monsignor Claudio Raimondo, benedirà la processione e incenserà le statue dei santi.
Non mancheranno le celebri “giravolte”. I portatori isseranno le statue e le faranno voltare su se stesse in alcuni punti del percorso – all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e via dei Principati, dinanzi alle Poste centrali, a Largo Campo – per permettere a tutti di poterle vedere.
Al termine della processione, i portatori risaliranno in duomo attraverso la scalinata attraversata di corsa, come tradizione. E l’arcivescovo Bellandi, dalla balaustra d’ingresso, rivolgerà un breve messaggio d’augurio ai salernitani. L’ultimo atto è la messa di ringraziamento, celebrata nella cripta al termine del corteo religioso. Poi il concerto di Renzo Arbore fino alle 23.30 e per finire doppio spettacolo pirotecnico
VIDEO PAGINA FACEBOOK SOLO PER CHI AMA SALERNO
VIDEO TELEDIOCESI
San Matteo pensaci tu!!!
Eccellenza per piacere evita i Don Michele
Purtroppo a malincuore devo dire che la processione di San Matteo sta diventando sempre di più una sfilata per i portatori assoluti protagonisti di questa festa in cui non vedo più fede e devozione ma tanta scenografia e apparenza.