Bimbi dimenticati in auto? Arriva seggiolino anti-abbandono

Stampa
Forte e decisiva accelerata sull’introduzione dei dispositivi anti-abbandono dei seggiolini in auto: il Consiglio di Stato ha dato l’ok al parere richiesto dal Ministero delle Infrastrutture sul decreto che stabilisce le caratteristiche tecniche che il dispositivo deve avere.

Ci è voluto un anno, l’obbligo è stato introdotto con la legge 117 del 2018, perché mancavano i decreti attuativi. Approvato il provvedimento nel settembre scorso, il decreto necessario è stato scritto solo il 21 gennaio 2019 e inviato alla Commissione Europea, come da prassi, per ricevere il via libera. Che non è arrivato subito, perché ad aprile la Commissione ha rinviato il testo, chiedendo alcune correzioni. Modifiche arrivate solo dopo altri tre mesi. Il via libero definitivo è arrivato solo il 22 luglio scorso.

Svolta definitiva e strada in discesa per l’entrata in vigore definitiva? Non proprio perché, sebbene abbia espresso parere favorevole, il Consiglio di Stato ha sollevato alcune perplessità che vanno risolte nel più breve tempo possibile per arrivare alla firma definitiva del Ministro dei Trasporti e alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale entro la fine di Ottobre.

Secondo il parere del Consiglio, che riconosce la correttezza delle azioni del governo, emergono delle mancanze e delle incoerenze. Viene definita “lacunosa” la relazione sull’impatto che avrà la nuova regolamentazione (Air),  nella parte in cui si affronta l’impatto economico che la disciplina stessa ha sugli operatori economici e sui consumatori. Inoltre la nuova norma va resa coerente con quelle già vigenti.

Infatti, come si legge nel parere, il comma 1 dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada impone di assicurare con i seggiolini i bambini di statura inferiore a m 1,50 e cioè, ‘“secondo comune esperienza di età fino a 10 anni ed oltre”, mentre il comma 1 bis della legge sui seggiolini antiabbandono prevede l’obbligo solo per i bambini di età inferiore a 4 anni.

L’ultimo invito che il Consiglio di Stato fa al governo è di rivedere per via legislativa il termine del 1 luglio 2019 – dunque già scaduto – entro il quale il mancato uso dei seggiolini è soggetto a sanzione.

Ricordiamo che questi dispositivi si basano su un sensore che rileva quando il seggiolino è occupato. Alla chiusura a chiave delle portiere, se il sensore rileva ancora il peso del bambino sul seggiolino, manda un allarme allo smartphone del genitore. Il “salvabebé” è applicabile a tutti i seggiolini attualmente in commercio.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.