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Movida selvaggia al Vomero, 17enne accoltellato sabato sera

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“Un ragazzino di 17 anni è stato accoltellato nella serata di sabato a Via Scarlatti, cuore del  Vomero. Dalla fine dell’estate sono rispuntate le baby gang nel quartiere collinare e, soprattutto, la movida è tornata ad essere selvaggia è pericolosissima. Orde di ragazzini si riversano nelle strade principali creando caos e disturbando la quiete dei residenti. Una movida folle, indisciplinata, che unisce agli incivili dei quartieri del centro, quelli della periferia che nel weekend arrivano in metro o in branco con gli scooter. Una situazione pericolosa che tiene puntualmente in tensione e paura gli abitanti, che molto spesso, nelle sere dell’weekend, preferiscono chiudersi in casa per restare tranquilli. Una cosa inaccettabile su cui chiediamo da tempo di intervenire. Non c’è più tempo per rimandare il problema”. Lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi.

“È chiaro che l’unico modo per disciplinare adolescenti esuberanti e giovani teppistelli è quello di incrementare sensibilmente la presenza nei luoghi chiave delle forze dell’ordine. Questi ragazzini – ha aggiunto Borrelli – spesso sono baby criminali che scendono in strada solo per far danni. C’è bisogno di presidi stabili delle forze dell’ordine per provare ad intimorirli e, soprattutto, acciuffare velocemente coloro che si macchiano di reati. Occorre incrementare i sistemi di video sorveglianza e predisporre dispositivi di sicurezza per controllarli: coprifuoco per i minori di tredici anni non accompagnati da adulti, ad esempio. È impensabile che dei pre-adolescenti se ne vadano in giro a far danni fino a tarda notte. Per i più grandi, fino ai diciotto anni, bisogna prevedere una sorta di documentazione per i genitori da firmare per garantire di essere a conoscenza del fatto che i figli sono in giro a tale ora. Sembrano soluzioni drastiche, ma è l’unica strada percorribile per disciplinare la movida. Per quanto ci riguarda solo la tolleranza zero arginerà il fenomeno”.

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