Salerno, sentenze pilotate: sei persone scarcerate finiscono ai domiciliari

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Antonio Mauriello ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il magistrato tributario ha ammesso le proprie responsabilità nell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini Pietro Indimeo nel carcere di Fuorni a Salerno. Assistito dagli avvocati Claudio e Gerardo Mauriello, ha collaborato con gli inquirenti ed ottenuto una mitigazione della misura cautelare.

Con lui finiscono ai domiciliari altre 5 persone delle 7 finite in carcere venerdì nell’ambito dell’operazione Ground Zero 2 coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno che indaga da mesi sulle sentenze della Corte della Commissione Tributaria di Salerno e che già aveva portato agli arresti tra gli altri del giudice Fernando Spanò, presidente della V commissione.

La decisione di concedere i domiciliari è scaturita perchè gli indagati avrebbero ammesso, in tutto o in parte, le loro responsabilità chiarendo anche alcuni particolari. Circostanze, quindi, che hanno fatto attenuare le esigenze cautelari in regime carcerario.

Resta da definirsi la posizione dell’altro avellinese coinvolto, Casimiro Lieto. Il produttore televisivo sarà ascoltato nelle prossime nel carcere di Regina Coeli per una sentenza tributaria a lui favorevole di circa 230mila euro. In questo caso il produttore Rai si era affidato al giudice Antonio Mauriello per dirimere la vicenda con la CTR di Salerno promettendo un posto di lavoro al figlio di Spanò.

A sentenza arrivata Lieto a telefono esterna la felicità per l’esito favorevole “Grandissimo presidente, abbiamo fatto un gol, un gol da campionato del mondo! Ma io lo sapevo che lo poteva fare solo un presidente sto gol”

4 Commenti

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  • con questo metro di giudizio dei giudici tutti se possono si fanno corrompere,domiciliari-in seguito pena sospesa e intanto questi signori si sono fottuti tantissimi euro alla faccia delle persone a modo,i signori politici fanno solo chiacchiere prima si devono riformare i giudiìci e cambiare le leggi con pene severe e certe altrimenti ” campa cavallo che l’erba cresce “

  • Poi quando devono veramente accogliere un ricorso lo respingono…feccia .
    Il vero cancro di questo paese è la corruzione a qualsiasi livello. Tutti gli italiani sono corrotti o corruttibili. serve un cambiamento culturale che deve necessariamente iniziare con la repressione tanto è profondo nella nostra mente.

  • ma per l’effettiva applicazione della pena per coloro i quali sarà dimostrata la colpevolezza. Stiamo parlando di carcere preventivo, non di pena definitiva, per ora.

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