Pare, infatti, che il padre del medico aggredito da un infermiere al Pronto Soccorso prima di recarsi al Santa Maria dell’Olmo e sparare all’aggressore del figlio abbia raggiunta la casa dell’infermiere, parlando con la moglie.
Le due famiglie, da quanto risulta, si conoscevano. Ma quello che non è chiaro è se i rapporti di vicinato fossero tesi o sereni. Insomma, se prima dei diverbi, delle scazzottate e degli spari in Ospedale vi siano stati dissapori pregressi.
Di certo c’è il faccia a faccia, a muso duro, tra il medico di guardia al pronto soccorso e l’infermiere che pretendeva di stazionare nell’area osservazione insieme al congiunto che aveva accompagnato. Poi, la telefonata del medico al padre – un professore in pensione – il quale ha raggiunto l’ospedale armato di pistola, per poi gambizzare l’aggressore del figlio.
L’ultima, controversa, fase del pomeriggio metelliano da far west, vede il corpo a corpo tra lo sparatore in fuga ed il figlio del ferito, con un altro colpo di pistola ed il ferimento del professore. I Carabinieri stanno cercando di appurare ogni dettaglio, con l’aiuto di testimoni e riprese di videosorveglianza, per attribuire con esattezza responsabilità e fattispecie di reato.
fonte Liratv.com
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