Le certificazioni in questione sono le Soa, ovvero attestati obbligatori (rilasciati da Organismi di Attestazione autorizzati) che provano la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori di importo maggiore a 150.000 euro e confermano inoltre che il soggetto certificato sia in possesso di tutti i requisiti necessari alla contrattazione pubblica.
Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falsità materiale e ideologica aggravate dalla circostanza di aver commesso il reato per occultarne un altro, e turbata libertà degli incanti.
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