I dem partono da Vincenzo De Luca, il presidente uscente la cui ricandidatura era messa in discussione dal possibile asse con i grillini, ormai lontanissimo. La coalizione, però, non è morta, almeno per Articolo 1: “Peggio della sconfitta – il coordinatore nazionale Arturo Scotto, napoletano – c’è solo il panico. Bisogna lavorare su un progetto che contenga il nucleo delle forze sostengono il governo. Il candidato presidente viene dopo e, da parte nostra, senza veti, neanche su De Luca”.
Nel centrodestra, intanto, si apre la battaglia per la candidatura, che in Campania dovrebbe toccare a Forza Italia nella spartizione delle Regioni decisa fin qui da Salvini, Meloni e Berlusconi. In prima linea c’è Stefano Caldoro, governatore fino al 2015, battuto poi da De Luca ma pronto a ricandidarsi. Forte è anche Mara Carfagna, a cui guarda un’ampia fetta del partito, ma in corsa c’è anche Severino Nappi, che fu assessore alle attività produttive di Caldoro e che in questi anni è rimasto in Fi creando però anche una sua associazione civica, “Nord e Sud, con cui ha tenuto i legami con il mondo produttivo e i sindacati. Tra i papabili anche Paolo Russo, parlamentare recentemente nominato da Berlusconi responsabile Sud di Forza Italia.
Nulla è scontato anche nel Movimento 5 Stelle. Valeria Ciarambino, leader dei consiglieri regionali, potrebbe pagare il forte legame con Luigi Di Maio e la sua possibile candidatura subisce diversi attacchi a cominciare dall’idea di un candidato proveniente dal governo: in prima linea ci sono il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Ma nelle ultime settimane una parte della base a Salerno, ma anche a Benevento e Avellino, insiste su un nome nuovo, Michele Cammarano, consigliere regionale cilentano.
E de Magistris? Il sindaco di Napoli non si presenterà in prima persona alle regionali ma è determinato a lanciare la sua lista Dema con alcuni membri della sua giunta, tra cui il vicesindaco Enrico Panini, Alessandra Clemente, Ciro Borriello, Carmine Piscopo. L’idea sarebbe di entrare in una coalizione, ma se per il Pd il candidato sarà De Luca la porta sarà chiusa.
Fonte Metropolis
Caldoro? Carfagna? il nuovo che avanza….
Sono nomi di personaggi senza più stimoli di voti, questo articolo serve solo a distrarre il voto a destra.
Il centro destra, Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia presenteranno nomi di persone competenti e preparate.
Ma a questi del PD gli sarà venuto il sospetto che la gente vota De Luca e non il loro simbolo?
Ah ma se De Magistris mette il veto…
de luca ha una sola possibilità per essere eletto passare con il centro destra
Ho votato De Luca con molta molta molta aspettativa… ma dopo quello che non ha fatto in Campania e quello che ha fatto con il figlio Piero & friends… farò la campagna elettorale contro di lui!!! la spocchia e l’alterigia lo hanno bruciato per il suo seconda mandato….
Azz….Vicie’ o PD te sta appreparann na’ purpett avvelenat
x19:40
Qualche esempio di tali prodigi?
L’unica cosa importante è cambiare, anche in peggio (difficile), ma cambiare. Non è possibile continuare a sostenere il grande esperto di fumogeni. È giunto il momento di dire basta. Basta con favoritismi a figli ed appartenenti alla casta.
La Campania deve cambiare e guardare al futuro.Il Popolo Vuole Matteo Salvini presidente della regione Campania,lunico Leader che può fare una vera rivoluzione Meritocratica per un mondo migliore
Caro Vincenzo DL, avrai capito, spero, che la “campagna filiare” ( legittima per un padre, per carità..) ti ha tranciato le p….d. Ma cosa pensi, che i tuoi figli titolati (e possiamo anche immaginare come..) fossero irresistibili e i nostri “titolati meritocratici” fossero strunz che hanno dovuto prendere la famosa valigia di cartone e partire per lidi “immuni” dai figli di? Caro Vincenzo, caccia gli attributi che predichi e convinciti che avresti ottenuto tanto di più se non ti fossi accanito a piazzare i rampolli a tutti i costi!