Non paghi le multe o l’Imu? Lo Stato ti pignora il conto corrente

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I Comuni e gli altri Enti locali potranno richiedere il pignoramento del conto corrente dei cittadini che non pagheranno le multe stradali o tributi di vario tipo.  È questa, tra l’altro, come sottolinea Quotidiano.net, una delle novità che fa capolino alla manovra giallorossa.

Tra i vari emendamenti proposti ne troviamo uno che punta a introdurre un sistema a punti per rimborsare chi faccia acquisti tracciabili fino a un limite di 2 mila euro. Ma nella legge di Bilancio troviamo anche una modifica sostanziale relativa al pagamento delle tasse locali. Altro che semplificazione di procedura: le amministrazioni locali, in caso di mancata risposta dell’avviso di accertamento e intimazione di pagamento, potranno far scattare la loro mannaia sui cittadini.

Le novità presenti nella manovra

Questo significa che l’applicazione dell’accertamento esecutivo verrà estesa anche ai tributi locali, multe stradale incluse. In altre parole, Comuni e compagnia bella avranno via libera per fare cassa approfittando dello snellimento della procedura per il recupero delle tasse non versate. Dal prossimo gennaio, i Comuni invieranno i citati avvisi ai vari contribuenti, i quali saranno tenuti a saldare il conto il prima possibile. Nessuno potrà più sfuggire perché, una volta scaduto il termine di 60 giorni per presentare ricorso, l’atto diventerà esecutivo. Quindi, in caso di mancato pagamento, l’ente creditore, cioè il Comune o chi per lui, avrà la possibilità di pignorare, tutto o in parte, il conto corrente del cittadino.

D’ora in avanti il meccanismo di recupero delle tasse locali non saldate sarà più veloce e non dovrà più fare i conti con i tempi di iscrizione a ruolo del debito. Le procedure scatteranno fin da subito, e tra queste troviamo il fermo amministrativo, l’ipoteca o addirittura il pignoramento del conto. È importante sottolineare come ci sia una sola cautela prevista: prima del citato pignoramento, laddove vi siano somme superiori al tetto dei 10 mila euro, sarà possibile regolarizzarsi entro pochi giorni anche pagando il debito a rate. Il minimo è di quattro rate, il massimo di 72: tutto dipende dall’importo della somma.

Capitolo carte e bancomat: in arrivo il ritorno al sistema premiale per chi usa carte e bancomat. In sostanza, coloro i quali si affideranno ai pagamenti elettronici, potranno usufruire maggiormente di un sistema a punti capace di rimborsare fino a 2mila euro di cashback.

In sintesi: procedure di pagamento delle tasse locali semplificate, nuova Imu, abolizione della Tasi, local tax e sistema a premio per pagamenti con carte e bancomat. Sono queste le novità sostanziali contenute nella manovra. A meno di ulteriori sorprese.

Il chiarimento di Conte

Giuseppe Conte ha assicurato che all’interno della manovra non ci sarà alcuna norma capace di pignorare i conti a chi non paga multe e altre tasse locali. Come riporta TgCom 24, rispondendo a chi gli chiedeva informazioni riguardo una norma controversa, il premier è stato chiaro: “I cittadini non si devono preoccupare, non mi risulta nulla di simile“.

La replica di Salvini

Nel corso della presentazione del libro di Bruna Vespa, anche Matteo Salvini ha parlato dell’ipotesi di prelievo in conto corrente per le multe e i tributi locali non pagati: “Questo è un governo pericoloso per l’economia. Siamo all’Unione Sovietica fiscale. Se entrano nel tuo conto corrente siamo allo Stato di polizia fiscale”.

Fonte IlGiornale.it

8 Commenti

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  • peggio delle dittature ormai. A chi sostiene questo modus operandi dico semplicemente una cosa: se il fisco, come purtroppo molto spesso fa, dice di “sospettare una evasione di diecimila euro”, manda un avviso di pagamento, magati relativo a sette anni prima; voi sapete che avete tutto in ordine ma non avete tutte le ricevute; chiedete al signor Fisco di DIMOSTRARE che avete evaso, e qui arriva la fregatura: siete voi a dover dimostrare che dicono il falso, NON loro a dimostrare che è vero! Non s se è chiaro… e quindi parte l’accertamento, la notifica e la confisca… poi con il conto confiscato non potete pagare spese, avvocati, fare vendite, LAVORARE… e quindi siete uccisi da uno pseudoStato che lavora solo per le multinazionali e i ricchi, perchè a loro lo stesso Fisco consente si pagare il 4% di tasse o pure lo 0%, come mostrato da Report ultimamente…
    Quindi prima di sostenere questi metodi mafiosi pensateci bene, e a nulla vale dire “io non ho nulla da temere”, vuol dire che non ci siete mai capitati in quel sistema mafioso. RIpeto: io ti mando una richiesta a caso e tu devi dimostrarmi che è falsa, non io che è vera! Roba da pazzi, roba che in un processo qualunque sarebbe l’esatto contrario: l’accusatore deve dimostrare l’accusa, in primis!
    Auguri alle capre che sostengono questi sistemi.
    ah, ricordate la storia dell’edificio della sede centrale di Roma tenuto in affitto per centinaia di migliaia di euro senza utilizzarlo??? bene, alla faccia di quelli che dicono “eh ma gli evasori, la gggente, l’idraulico, l’elettricista”..
    multinazionali e miliardari pagano 0 – 20% di tasse, il cittadino “evasore italiano” viene arrestato perchè non ha pagato il 44 (oltre alle imposte indirette)….

  • La legge impone di conservare tutta la documentazione fiscale per un periodo di dieci anni.
    Se “non hai tutte le ricevute” non hai proprio niente in ordine, e se non hai niente in ordine meriti tutti gli erborsi e i salassi che ti arrivano. Semmai il problema è che il fisco è troppo lento ad arrivare a toglierti i soldi (problema che questo provvedimento mira a ridurre), non che è ingiusto.

  • Dura lex allora non ti è chiaro? in due parole, l’ONERE della prova è a carico del contribuente, NON del Fisco, ok? quindi vuol dire che possono accusare a caxxo e poi tu devi dimostrare a loro insindacabile giudizio. Intanto ti hanno pignorato tutto il possibile. Un po’ come avviene per certe multe di importo minimo, il ricorso ti costa piu della multa, risultato? paghi pure se non dovresti. Dura lex, forse vivi di ideali, la realtà purtroppo è una cosa diversa. E comunque non tutte le ricevute sono prescritte in dieci anni, non c’è nessuna chiarezza neppure su qeusto, ma in caso di contestazione torno a dirti che sei TU a doverti creare una difesa, tutto questo PRIMA e SENZA che loro dimostrino l’accusa! Chiaro? accusa molto spesso basata su STIME… ma di che vuoi parlare?

  • devi avere tu in ordine le ricevute. Se non ce le hai, non sei in regola. Non è che ti devi creare le difese, o tieni le carte a posto o non le tieni. Non è difficile da capire.

  • che poi questo provvedimento non c’entra niente con quanto sostieni tu, semplicemente ora si evita di dover andare a iscrivere il debito a ruolo, che se ne andavano mesi se non anni con esiti incerti e costi aggiuntivi, come ogni volta che si deve mettere in mezzo un tribunale.
    Ti arriva la sfogliatella da pagare, hai 60 giorni per dire la tua, se non dici niente e non fai niente ti levano direttamente i soldi in automatico. Come avviene in tutti i Paesi civili.

  • Duralex, sei fuori dalla realtà, buono per te, ma la realtà é diversa dal tuo mondo ideale. pluto dice cose che pure io ho purtroppo sperimentato, pur essendo dalla parte della ragione, dopo cause e ricorsi

  • Se non paghi un debito con un privato questi si rivolge al giudice perpignorarti il contocorrenteopostale. La norma esiste da tempo ed esistono studi legali che lavorano uqasi esclusivamente sul recuperocredito.Perchè dovremmo scandalizzarci se anche gli enti pubblici possono finalmente fare le stesse cose? Chi ha sempre pagato subisce i disservizi dovuti ai furbetti che sperano,non pagando, che lelungaggini e la lentezza della pubblica amministrazione possa consentirgli di avere servizi a spese dei regolari pagatori. Cioè di quelli che poi probabilmente chiama anche “fessi”! Era ora! E non ditemi che nell’era del tuttoautomatizzato etutto in rete ci sono difficoltà a trovare le ricevute. Fra data base della posta, delle banche e delle aziende se non trovi una ricevuta al 99.99% è perchè non hai pagato!

  • 17.08, nel mondo ideale: come diceva qualcuno, quando arriverai nel mondo reale ne riparliamo. Auguri.
    Ti dico solo che una società famosa ha tentato di addebitarmi ventimila euro di bollette, con avvisi e tutta la robetta che andate blaterando voi, a norma di legge. ho dovuto scavare e ricercare documenti vecchissimi per provare ad uscirne, e forse ci sono riuscito, ma ci ho messo piu dei due mesi per il ricorso.. Se fosse stato nel “mondo che TU IMMAGINI” io avrei già avuto il conto pignorato con nefaste conseguenze a cascata, OK?
    Torna nel mondo reale, e poi parli, o almeno abbi la compiacenza di non fare il saccente in tal misura.

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