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Salernitana, il poker al Pordenone uno spot per riconciliare la piazza

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La Salernitana batte un colpo anzi quattro come le reti che hanno steso il Pordenone seconda forza del campionato ed in grande spolvero prima dello scivolone dell’Arechi. La Salernitana di ieri ha vinto e convinto per qualità, personalità, intensità, corsa, organizzazione di gioco, voglia di vincere. La partita di ieri è stata la più bella dell’anno solare e che riconcilia il pubblico granata con il calcio e con il bel gioco. Mancava da anni una prestazione così a Salerno. Mancavano da anni giocate come quelle apprezzate ieri dai vari Lombardi, Cicerelli, Dziczek, Gondo, Djiuric e Kiyine. Proprio Kiyine ha messo in mostra il suo repertorio con due gol strappa applausi. Due reti che confermano la qualità del giocatore marocchino corteggiato dalla casa madre Lazio e non solo. Kiyine ma anche Akpa Akpro, la difesa che è rimasta immacolata per 90 e più minuti cosa che non accadeva da 12 partite. Tutti segnali positivi e di crescita di un gruppo che ha ottenuto 7 punti nelle ultime tre gare scacciando la crisi, i fantasmi e le contestazioni. Contestazione che è rimasta ma con Lotito unico destinatario delle proteste della tifoseria. La Salernitana sembra aver trovato la strada giusta, Ventura ha deciso di puntare sulla qualità più che sulla sostanza ed i risultati stanno arrivando. La vittoria di ieri fa ben sperare ma guai ad esaltarsi perché la classifica resta corta e basta poco per ritrovarsi nei guai. Guai ad esaltarsi soprattutto a Villa San Sebastiano. Al di là della blindatura dei gioiellini di casa granata servono due forse tre innesti di qualità per innalzare il livello tecnico ed affrontare nel miglior modo possibile la fase discendente. Lo ha detto chiaramente Gian Piero ventura e la società è chiamata a fare i fatti a gennaio ma non il 31 per dare un segnale concreto ad una tifoseria che ha risposto presente anche ieri nonostante le parole al veleno di un Lotito sempre più distante e distratto da ciò che accade a Salerno.

LiraTv

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