Al paziente, dopo la presa in carico da parte del servizio, è stato trovato e sequestrato dagli stessi operatori sanitari un coltello a serramanico nascosto negli slip.
Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Diversi pazienti, psichiatrici e non, si presentano in ospedale con veri e propri arsenali in tasca.
Coltelli, lamette, forbici, armi da taglio, a volte pistole. A norma di legge noi non potremmo perquisirli ma preferiamo compiere questa irregolarità piuttosto che essere vittime di aggressioni che potrebbero mettere a repentaglio la nostra vita e quella degli altri pazienti. Così non si può più andare avanti, non è modo di lavorare con serenità”. Questa la durissima denuncia recapitata al consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, da parte di alcuni operatori sanitari dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.
“Quanto denunciato – afferma il consigliere Borrelli – è di una gravità inaudita. Bisogna creare le condizioni migliori possibili affinchè il personale sanitario possa operare con la serenità e la calma necessarie a chi deve provvedere alla tutela della salute altrui.
Credo che l’introduzione di metal detector all’interno di ospedali e reparti che presentano particolari complessità in termini di sicurezza pubblica, sia ormai indispensabile. Non può più essere consentito a nessuno di introdursi armato nei nosocomi con il rischio concreto che determini azioni pericolose per se stesso e tutti i presenti”.
Commenta