Salerno Est bloccata da ritardi, ricorsi e mancanza di fondi

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Il progetto di riqualificazione dell’intera area della cosiddetta Salerno Est, immaginato nel 2011 da Ruisanchez, resta per il momento ancora soltanto sulla carta. Come scrive il quotidiano “Il Mattino”,  ritardi, ricorsi e penuria di fondi bloccano la sistemazione di questa zona dove svettano al momento solo i nuovi insediamenti immobiliari di lusso. Con il rischio, peraltro, che molte di queste case resteranno invendute, non soltanto per i prezzi elevati di acquisto, ma anche per una sproporzione attualmente esistente tra domanda e offerta. Il Comune di Salerno, poi si è preso un impegno per la realizzazione del boulevard dell’ex Marzotto: “Gli investitori privati sono venuti meno, lo realizzeremo noi”.

6 Commenti

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  • Diciamola tutta: I soldi non ci sono mai stati. Tutto il progetto seppur interessante erano chiacchiere di De Luca e Company. Questo per tutti gli altri progetti che hanno messo sul tavolo sempre De Luca e Company. A salerno si campa di chiacchiere e progetti campati all’aria. Prossima amministrazione comunale sparasse meno cazzate. Non censurare.

  • Stanno facendo di Salerno una citta’ europea……Stanno facendo qualcosa di straooordinaaaaario….
    VERGOGNA!

  • In altre parole, il progetto di recupero architettonico e urbano di quell’area è stato lasciato nelle mani dei privati i quali adesso si sono accorti, dopo almeno 12 anni di crisi economica, che le condizioni di mercato non permettono gli investimenti necessari. Sono almeno 25 anni che il trend demografico di questa città è in picchiata ma nonostante ciò si è continuato a costruire a più non posso e in modo scriteriato. Il tema non è di poco rilievo visto che dal recupero di quel tratto di costa passa il futuro turistico di Salerno tanto sbandierato dai politici, salvo che non si creda di poter fare economia con le lucine di Natale e con un apparato industriale ormai inesistente. E poi c’è anche qualcuno che dopo essersi fatto il molo privato e la spiaggia abusiva si è chiamato fuori scaricando tutto sulla collettività salernitana. Si decantano tanto i presunti successi dell’attuale governatore ma non si parla mai abbastanza dell’eredità di macerie che ci ha lasciato.

  • I giovani salernitani son dovuti emigrare (ad eccezione dei figli degli amici di De Luca assunti nelle municipalizzate) perciò le nuove famiglie latitano. I salernitani residenti invecchiano e alla loro dipartita i figli vogliono vendere le abitazioni. Di conseguenza c’è un evidente squilibrio tra i pochi acquirenti rimasti e i molti aspiranti venditori. A tutto questo si sono aggiunte le mire speculatorie degli amici del cemento che dopo la piazza della “Liberta” hanno pensato di fare bingo con una bella colata di cemento selvaggio sulla città. Tutto precedentemente concordato e d’intesa con il “patrono” di Salerno. Ed ecco creata la frittata, la bolla speculativa è scoppiata, i costruttori vanno verso il fallimento, migliaia di vani vuoti e le banche si ritrovano crediti tossici in pancia. Non era preferibile ristrutturare e abbattere i palazzi più vetusti per ricostruirli con criteri più rispettosi dell’ambiente e dell’urbanistica (quest’ultima autentico scempio di un angolo di straordinaria bellezza paesagistica?). Una sola consolazione: questi sciacalli speculatori per una volta lo hanno preso in saccoccia insieme al loro patrono!!!

  • Questo è uno capolavoro di pianificazione urbanistica che va ascritto interamente alla lungimiranza dell’attuale inquilino di palazzo Santa Lucia. Concordo pienamente con l’analisi di Pastenese e Giò; in una città in piena crisi occupazionale e demografica affidare la trasformazione urbana a costruttori, palazzinari ripuliti e affaristi vari è stato un atto di assoluta irresponsabilità. Tutto ciò conferma quello che ho sempre sostenuto: a partire dai primi anni 2000 in questa città si è praticata soltanto pura speculazione edilizia con il pretesto della trasformazione urbana. Mi dispiace solo per coloro che hanno abboccato all’amo e per quelli che continuano a credere alle balle raccontate da quell’illusionista.

  • Cit. “realizzeremo una spiaggia da Santa Teresa a Pontecagnano, sarà un’opera straordinaria che ci porterà a livello di Montecarlo”. Ma pure a Montecarlo non si fanno strade i infrastrutture perché i costruttori non vendono le case? Annamo bene annamo.

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