Gallerie in Costiera! Male necessario? di Giuseppe Civale

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Ho letto il vostro recente intervento sul giornale “Salerno Notizie” che ho molto apprezzato e che condivido al 100%.

Come si sa, qualche giorno fa è stato realizzato un accordo, sottoscritto da alcuni notabili della zona, che prevede, tra l’altro, la realizzazione di alcuni progetti per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale.

Si tratta di realizzare varianti di galleria in alcuni tratti costieri, ritenuti particolarmente sensibili. In via preliminare riassumo sinteticamente gli aspetti non sostenibili di alcune tra le proposte più intensamente accaldate.

Gallerie e parcheggi in roccia: deturpamento ambientale, vincoli idrogeologici, soprattutto in relazione alla stabilità dei versanti in roccia, ossia il rischio di franamenti imporrebbe una cautela maggiore.

Funivie: opere assolutamente deleterie, se non addirittura perniciose, con effetti negativi sull’esclusività di località turistiche conclamate, come Ravello ed Amalfi, penalizzate dall’affollamento, dalla confusione e dal chiasso che la realizzazione di tali impianti senza dubbio favorirebbe.

Ritengo opportuno fornire alcune precisazioni sulla galleria “Minori – Maiori”, di cui mancano al momento dettagli relativi a reti paramassi, pannelli fonoassorbenti, obbligo di osservanza della distanza dal confine dei fabbricati contigui (5 metri) ecc.. Delle garanzie sulla sicurezza che i nostri tecnici si affrettano a fornire, c´è poco da fidarsi (ne fanno fede le numerose frane registrate ai primi di novembre sulla statale SS163 in coincidenza con i primi rovesci invernali).

Ma l’esperienza insegna anche che progetti di questo genere celano insidie di diversa natura, che mi preme evidenziare, ad es. brusca sospensione dei lavori per esaurimento fondi, immancabile lievitazione di costi per presunti rincari di materiale, rinvio “ad aeternum” dei lavori di completamento. Propongo di conseguenza la soluzione meno costosa, più veloce e certamente meno pericolosa! Allargamento del tratto stradale Minori-Maiori mediante l’esecuzione di cordoli e banchettoni a sbalzo.

Mi sembra tra l’altro che la tecnica, adottata per il tronco Positano-Sorrento e per alcuni tratti tra Amalfi e Positano, sia stata simile. Sembra che per arcani motivi tale variante venga rigettata dai nostri amministratori, questo progetto “s’ha da fare”, o meglio “da iniziare”.

Il progetto, presentato in anteprima ai cosiddetti “contigui” prevede la realizzazione di un tunnel naturale di ca. 400 mt da Maiori (imbocco area Apicella) a Minori (sbocco ex-deposito carburanti).

Particolarmente critica mi sembra la soluzione prevista per l’uscita, stando almeno a quanto ci è stato mostrato. Infatti si prevede l’inglobamento del nuovo percorso nell’attuale strada statale SS163, che scorre ad un’altezza di ca. 5 mt dal livello del suolo.

A partire da tale punto si prevede la creazione di uno snodo stradale, che figurativamente oserò chiamare “serpentone”, per il previsto riallacciamento all’attuale statale SS163.  Per l’instradamento pedonale da e per Maiori è prevista invece una cosiddetta “tangenziale suppletiva” accollata al serpentone, destinato invece esclusivamente alla circolazione stradale.

Si tratta, a mio avviso, di una strategia non solo complessa, ma anche panoramicamente offensiva.

La realizzazione del serpentone e del cordolo tangenziale sarebbe gravemente pregiudizievole a livello ottico con preclusione parziale del campo visivo in direzione mare.

In tale contesto mi si permetta una considerazione conclusiva. Tenuto conto degli aspetti legati alla fragilità idrogeologica del territorio, dell’elevata rischiosità di franamento dei costoni rocciosi, favorita dalla conseguente propagazione di vibrazioni all’interno del terreno mi riesce difficile giustificare l’intenzione di realizzare un tunnel artificiale Maiori – Minori, se non con la volontà di accaparrarsi sostanziosi finanziamenti da parte della regione.

Sono  pienamente cosciente del fatto che lo stanziamento dei fondi, che sembra già in parte avvenuto, è inesorabilmente soggetto al vincolo di destinazione, per cui è evidente che ogni tentativo pur lodevole di deviare tali fondi sulla variante “cordoli e banchettoni a sbalzo” sarebbe destinato a fallimento certo.

Ma non varrebbe la pena almeno tentare?. Si tratta senza dubbio di un’opzione sicuramente problematica, che presuppone tuttavia un livello di ragionevolezza che per il momento non si riscontra tra i nostri compaesani.

di Giuseppe Civale

1 Commento

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  • la cosa ridicola è che se in costiera voglio allargare una finestra mi arrivano i corpi speciali, mentre poi “alcuni soggetti” costruiscono palazzi, v. zona erchie …., e altri soggetti addirittura vogliono fare interi parcheggi in roccia, sbancando e bucando montagne per chilometri. Bucate le montagne e poi vi lamentate che non c’è acqua, dando la colpa alla siccità o ai cambiamenti climatici,non è vero fessi?!? basta pensare alla galleria ferroviaria nocera-cava-salerno, ha fiumi di acqua che vanno a mare, perduti, e che prima alimentavano torrenti e fontane a cava soprattutto, oltre che a nocera e salerno ovest … quanta ignoranza in nome di un presunto progresso, che poi è solamente lucro per pochi.
    Per la galleria in costiera, cosa volete migliorare?? si aggiungeranno solamente altri incroci e snodi, peggiorando la situazione, anche perchè aumenterà il volume di auto complessivo. E non solo, dove volete che vadano in costiera tutte queste auto? Positano quella è, non è che la potete decuplicare.
    I trasporti? semplicissimo, un servizio via MARE come per millenni abbiamo avuto, eravamo una repubblica MARINARA che arrivava in libano e turchia, ora neppure a vietri riusciamo ad arrivare??!??
    RIDICOLI, i politici, i tecnici e queli che li sostengono.

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