Blocco delle terapie: 200 pazienti, quasi tutti bambini, senza cure

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Lo scorso settembre il Ds 60 blocca le terapie di riabilitazione prescritte dalla ASL a oltre 200 pazienti, per lo più minori, con il motivo dell’esaurimento del budget. A dicembre il tribunale di Nocera, in una causa intentata dalla famiglia di un minore, dichiara che quel blocco era illegittimo, impone il rispetto della continuità terapeutica, stabilisce il diritto/dovere all’erogazione delle terapie indipendentemente dal budget. In più condanna la ASL al pagamento delle spese.

Il 2 gennaio il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza con cui ribadisce che “il principio dell’equilibrio di bilancio in materia sanitaria […] non possa essere invocato in astratto, ma debba essere dimostrato concretamente come impeditivo all’erogazione delle prestazioni e, comunque, nel caso in cui la disabilità dovesse comportare esigenze terapeutiche indifferibili, il nucleo essenziale del diritto alla salute deve essere salvaguardato”.

In sostanza il Collegio ritiene che le norme a tutela delle persone con disabilità, “in un quadro costituzionale che impone alle Istituzioni di favorire lo sviluppo della personalità, risultano essenziali al sostegno delle famiglie ed alla sicurezza e benessere della società nel suo complesso”.

E ancora, con il nuovo anno i problemi di budget del Distretto sono superati, perché si è entrati in un nuovo esercizio. Tutto risolto quindi? No. Le terapie non vengono autorizzate se non con il contagocce: solo 17 in venti giorni, per tutti gli altri niente.

Questi, quindi, sono i fatti. In pratica: le norme impongono la ripresa immediate delle terapie (era illegittimo perfino sospenderle) i soldi ci sono, i centri di riabilitazione sono vuoti, eppure 200 pazienti, in gran parte bambini, restano senza cure. Perché? Non si sa. E certo non si potrà rispondere che è per lungaggini burocratiche, riposta che suonerebbe come un’ulteriore beffa.

Certo è che questo blocco delle terapie fa scempio della legge e di quanto impone la Regione con i suoi decreti, è un danno enorme per la salute di pazienti in stato di bisogno, farà perdere posti di lavoro nei centri di riabilitazione.

E’ uno scandalo che lascia attoniti perché completamente ingiustificato. Come lascia attoniti, però, il silenzio e l’indifferenza in cui si sta consumando. Forse, scomodando il grande Carlo Levi, lo stato di diritto si è fermato a Nocera.

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