Pericoloso virus dalla Cina, si trasmette da uomo a uomo: è come la Sars

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Consultate il medico e vaccinatevi contro l’influenza almeno due settimane prima del viaggio. Valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari». Sono i consigli ai viaggiatori diretti alla città cinese di Wuhan, dove si è sviluppato il focolaio di un nuovo coronavirus, contenuti nelle locandine informative del ministero della Salute e che sono state affisse nell’aeroporto di Roma Fiumicino. Tosse, febbre e difficoltà respiratorie i campanelli d’allarme da considerare, avverte il dicastero, che ai rischi della polmonite da nuovo coronavirus dedica ampio spazio sul proprio sito, anche con una serie di domande e risposte. Dal titolo ‘Polmonite da nuovo coronavirus. Consigli ai viaggiatori internazionali diretti a o di ritorno da Wuhan in Cinà, la locandina informa che nella città di Wuhan «è in corso un’epidemia di polmonite. Attualmente – si spiega – è stata identificata la causa in un nuovo coronavirus (2019-nCoV): i sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola e difficoltà respiratorie». I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Questo nuovo coronavirus è un nuovo ceppo che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. Dal ministero, dunque, alcuni consigli «prima di partire» per Wuhan, tra cui quello di vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima del viaggio e quello di valutate l’opportunità di rimandare viaggi non necessari. Consigli, poi, di cui tener conto «all’arrivo» a Wuhan: «Applicate misure igieniche quali: lavate frequentemente le mani con acqua e sapone, coprite la bocca e il naso con un fazzoletto quando starnutite o tossite (non con le mani). Evitate il contatto con persone affette da malattie respiratorie. Evitate luoghi affollati, in particolare mercati del pesce e di animali vivi. Evitate di toccare animali e prodotti di origine animale non cotti. Rivolgetevi a un medico o a una struttura sanitaria qualora compaiano sintomi di infezione respiratoria (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie). Non mettetevi in viaggio se siete malati. Per qualsiasi necessità contattare la vostra Ambasciata o il vostro Consolato».

Il ministero invita alla massima attenzione anche al ritorno in Italia: «se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio». Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus: il trattamento, chiarisce il ministero, deve essere basato sui sintomi del paziente e la terapia di supporto può essere molto efficace.
 

2 Commenti

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  • il virus cinese è diventato un serio problema anche in europa, se è vero che sono animali a trasmetterlo, topi – zanzare – serpenti – pesci e qualcuno sostiene anche cani e pipistrelli, si dovranno prendere seri provvedimenti e precauzioni, i morti ad oggi sono 43, ma i cinesi sono molto preoccupati.
    i rappresentanti sanitari locali devono aggiornarci costantemente e avvertirci sulle misure da prendere.

  • ma quale serio problema??? ripigliatevii! 41 (in questo momento su ansa) morti su miliardi, o cmq in una città di 11 milioni di abitanti non sono nulla, cioè ci sono mortii per influenza in questo momento ma non hanno ancora creato emergeza influenza, idem per decine di patologie. Per es i morti di meningite in italia ogni anno sono tra i 400 e 800 ma stranamente solamente ogni tanto, quando serve, si scopre un’emergenza con 3-4 casi..
    Il contagio tramite serpenti è stato smentito, ma comunque non si puo comparare la vita in cina con quella in europa: lì ci sono città in cui è normale allevare e mangiare, pure in casa, cani, serpenti, gatti e animali vari, da noi NO. E tra l’altro un paese immenso con aree tropicali e densità abitative inarrivabili qui da noi, nulla a che fare con la nostra realtà.
    Detto questo è OVVIO che si debbano predere precauzioni generali, soprattutto per alcuni voli diretti da quella città, ma non esageriamo.
    Se in una città “focolaio” con 11 milioni di persone ammassate, ci sono stati 39 casi di polmonite non è nessuna emergenza, ma solo, questo sì, un caso da tenere in osservazione, ma SOLO per la densità abitativa di quella città. In europa i pochissimi casi (3) sono già in via di guarigione .. neppure il tempo di rilevarli!
    I morti per complicazioni di qualunque altra malattia comune sono decine di più, infatti le stesse fonti del ministero invitano a non creare inutili allarmismi QUI da noi. E con questo non sto dicendo che non bisogna preoccuparsi affatto, ma solo “il giusto”.

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