Come nell’antica Grecia studenti a lezione camminando e senza telefonini

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Mercoledì 22 gennaio per 5 scuole del salernitano le attività didattiche si svolgeranno lungo “Le acque dell’Angelo” (AV). Nell’era dei live social e della vita raccontata post dopo post, delle ansie da notifiche, dell’always on, arriva la buona notizia che alcune scuole di Salerno (quattro licei ed un istituto professionale) hanno aderito al progetto di Digital Detox promosso dalla società di consulenza Gruppo Iovine e coordinato da Daniela Pastore, esperta di comunicazione.

La dipendenza comportamentale da dispositivi tecnologici occupa un ruolo di rilievo per la sua crescente diffusione e per il suo impatto sul funzionamento socio-relazionale, scolastico e intra-familiare dei bambini e degli adolescenti.

“Troppi i segnali che non possiamo più far finta di non vedere. Isolamento, ansia e
depressione, difficoltà di concentrazione, stanchezza prolungata, dipendenza dall’oggetto, vanno riconosciuti ed affrontati con urgenza e fermezza. Uso sì, ma non abuso! Le nuove generazioni, vittime delle distrazioni digitali, vanno aiutate. Devono usare i social ma non esser usati”, afferma Luca Iovine.

E dunque, nell’ottica di una proficua alleanza educativa tra i genitori e gli insegnanti si è ritenuto utile dare vita “reale” ad un progetto di consapevolezza e sensibilizzazione al tema per poter vigilare al meglio sui ragazzi che parteciperanno agli incontri previsti. La prima attività esperienziale si è svolta il 16 dicembre presso il Teatro Sabatini, all’interno di un liceo aderente al progetto.

Circa 200 studenti hanno partecipato ad una lezione di “Digital detox; tra sostenibilità ed etica per vivere al meglio il digitale condotta da un manager e coach di “digital detox”.
Questo progetto di didattica innovativa prevede anche attività “outdoor” durante le quali i ragazzi, rigorosamente senza telefonini, saranno impegnati in attività all’aria aperta riscoprendo il piacere di muovere le gambe e non le dita, di guardarsi intorno e meravigliarsi, ascoltare suoni e non suonerie, toccare e non digitare.

Come nell’antica Grecia i Peripatetici di Aristotele seguivano le lezioni del loro maestro
camminando, gli studenti delle scuole salernitane coinvolte nel progetto sperimenteranno “la digitalizzazione consapevole” lungo il percorso naturalistico “Le acque dell’ Angelo”, loc. Preturo di Montoro, recentemente inaugurato dall’ amministrazione in collaborazione con il CAI di Avellino; prima di iniziare saranno accolti, al loro arrivo, dal Sindaco della città e dagli Assessori allo Sviluppo ed alla Cultura che hanno sostenuto l’iniziativa.

I ragazzi saranno accompagnati da un Life style coach che saprà guidarli in una esperienza di benessere fatta di movimento e silenzio, da una guida CAI che gli illustrerà le bellezze del territorio, da un medico che spiegherà scientificamente i danni causati dall’eccessivo uso dei dispositivi digitali e da un rappresentante della Polizia Postale che li informerà circa la pericolosità dei contenuti sul web.

Senza telefonini percorreranno questo sentiero che parte dalle sorgenti della Laura e del Labso e conduce alla caratteristica località Borgo, per visitare poi il Santuario di San Pantaleone.

Il tema della disintossicazione digitale non riguarda solo le nuove generazioni: “se da un lato le telecomunicazioni accelerano il business ed aumentano la velocità dei cicli produttivi, la dipendenza digitale riduce la produttività dei lavoratori – aggiunge Luca Iovine – Non a caso in un nostro recente progetto finanziato dall’INAIL i percorsi di disintossicazione digitale sono alla base di un processo di miglioramento del clima aziendale e di riduzione dello stress per i lavoratori ed i manager!”.

L’iniziativa è stata patrocinata da UCID – Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti NAPOLI e
CAMPANIA. “Sostenere iniziative del genere, significa non restare sordi al richiamo dei nostri giovani per aiutarli a vivere le loro giornate più “vicino agli altri” senza lasciarsi soffocare da una digitalizzazione spinta che li allontana nei rapporti umani. Un plauso al Gruppo Iovine e un ringraziamento alle scuole che hanno raccolto l’invito, auspicando in altre iniziative del genere” queste le parole di Diego Guida, editore e presidente della sezione di Napoli dell’Ucid.

Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente regionale di UCID Campania, l’imprenditrice Stefania Brancaccio: “Bisogna sensibilizzare le comunità al tema dell’ambiente, far “vivere” la natura, far sentire l’animus mundi, solo così l’emergenza climatica può liberare energie produttive e diventare una risorsa per le comunità (specie quelle più piccole) ed i giovani. Una società più a misura d’uomo è più capace di futuro!”.

Il progetto si concluderà con la migliore gestione in aula dell’uso degli smartphone trovando, in un patto tra docenti studenti e famiglie, la migliore soluzione “consapevole e non punitiva” per limitare i rischi per la salute psicofisica dei ragazzi.

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