Kobe Bryant, uno dei più grandi di sempre
Kobe Bryant è sempre stato famoso per i suoi spostamenti in elicottero e quando giocava per i Lakers usava il suo Sikorsky S-76 per trasferirsi dalla sua villa di Newport Beach fino allo Staples Center di Los Angeles. Dopo il suo ritiro, i Lakers avevano ritirato entrambe le maglie usate da Kobe Bryant, la 8 e ala 24, un onore mai riservato ad altri giocatori della franchigia californiana.
Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con LeBron James che a Philadelphia lo aveva superato nella classifica dei migliori realizzatori di tutti i tempi della storia issandosi al terzo posto assoluto della Nba. “Grande rispetto per mio fratello King James”, aveva twittato Kobe.
La carriera
Kobe Bryant è considerato uno dei più grandi giocatori NBA di tutti i tempi. Ha partecipato a 18 All-Star Game, durante i suoi 20 anni di carriera con i Lakers. E’ stata la 18esima scelta del primo turno nel Draft del 1996. Ha vinto 5 campionati NBA, 2 MVP finali NBA ed è stato l’MVP della Regular Season del 2008. E’ stato incluso in 15 All-Star Team, in 12 squadre All-Defensive Team e ha guidato il campionato NBA per numero di punti segnati, per due stagioni. E’ il quarto marcatore di sempre nella storia NBA.
Figlio d’arte, Kobe, prima di impressionare tutto il mondo, era cresciuto cestisticamente in Italia. Dai 6 ai 13 anni, seguendo il padre, Joe Bryant, nei suoi trasferimenti e impara subito la nostra lingua. Tra il 1984 e il 1991, gli appassionati della palla a spicchi di Rieti e Reggio Calabria, ma anche di Pistoia e Reggio Emilia hanno avuto modo di vedere seduto sulle tribune il piccolo Kobe.
Ha stoffa da vendere. E lo si capisce ben presto: al rientro negli Usa, frequenta la high school e conquista il titolo statale con la Lower Merion High School, vicino a Philadelfia, la sua città natale. Da giovanissimo, ancora, neanche 18enne, muove i primi passi in Nba. La scelta è degli Charlotte Hornets col numero 13 assoluto, ma Bryant viene girato ai Los Angeles Lakers.
Una franchigia che non lascerà mai, dopo vent’anni di carriera, tra il 1996 e il 2016. Nella sua carriera anche la vittoria di una statuetta agli Oscar per ‘Dear Basketball’, miglior cortometraggio d’animazione, due anni fa, sulla sua lettera strappalacrime con cui aveva annunciato il ritiro al basket.
Una leggenda che se ne va… CIAO KOBE
Addio caro campione, hai descritto la storia del basket riposerai in pace con il tuo caro angioletto.
Una notizia terribile.. addio campione.