Miracolo a Napoli: mamma incinta al quarto mese salvata con la figlia

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Una mamma incinta rischiava di morire con la sua bambina, salvate da uno straordinario intervento chirurgico a Napoli, il primo del genere eseguito in Europa. La donna incinta di 4 mesi è stata operata mentre la bimba è stata tenuta in vita in grembo con la circolazione extracorporea. L’intervento eseguito al Policlinico Federico II di Napoli.

«Dovevamo operare la madre – spiegano i medici – facendo sopravvivere la bimba nonostante la privazione della normale circolazione sanguigna fornita dal battito cardiaco della mamma». Il cuore della donna, infatti, è stato fermato ma si doveva far proseguire il battito della bimba. La procedura chirurgica è stata eseguita grazie al lavoro dell’equipe di cardiochirurghi, guidata dal professor Emanuele Pilato e dell’equipe di anestesisti rianimatori, guidata da Giuseppe Servillo.

La mamma, 37enne, comincia con un sospetto di infezione virale al quarto mese di gravidanza ma si scopre poi una massa intracardiaca che minaccia la vita della donna e della piccola. La donna ha già tre bimbe e ha vissuto due aborti. Si decide per l’intervento, nei primi giorni di gennaio, con tre equipe in contemporanea: i cardiochirurghi e gli anestesisti-rianimatori per la materiale esecuzione dell’intervento, e gli ostetrici pronti ad intervenire in caso di un’aborto o di un’emorragia uterina.

«Il sangue spiega Pilato – era stato trattato con eparina quindi era molto fluido e il rischio di emorragia alto. Nelle altre occasioni del genere viene fatto nascere il bambino se è almeno di sette mesi e poi si opera la madre. Oppure si finisce con l’aborto. La mamma ha voluto tentare questo difficilissimo intervento che è andato bene. In letteratura ci sono un paio di esperienze in Thailandia e in India, e l’ operazione è riuscita in un solo caso. Alla donna abbiamo spiegato il rischio per lei e il bambino ma lei ha voluto tentare».

Alla fine tutto è andato per il meglio, la massa (una formazione trombocita) è stata rimossa e il cuore della donna rimesso nelle condizioni di funzionare regolarmente. «Ancora una volta il nostro Policlinico ha dimostrato di essere un perno essenziale della rete assistenziale – commenta il direttore generale Anna Iervolino – questa mamma ha visto rinascere le sue speranze di vita e quelle della bimba che aveva in grembo. Un lavoro di squadra che consente a questo policlinico di offrire a pazienti campani prestazioni di eccellenza, cancellando i viaggi della speranza». La bimba nascerà in primavera e la mamma ha deciso di chiamarla Vittoria.

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