In mattinata, il direttore del Centro per il coordinamento dei rischi sulla salute e delle emergenze, Fernando Simón, ha ammesso che potrebbero essere istituite misure di controllo in eventi sportivi di massa per impedire l’espansione del coronavirus, di cui 150 casi sono già conteggiati in Spagna. “Ora ci sono aree a rischio in cui le persone non dovrebbero essere concentrate”, ha detto Simón. “Il Consiglio superiore dello Sport, il ministero della Sanità, le comunità colpite e le federazioni sportive dovranno decidere. Questo pomeriggio penso che probabilmente ci sarà una decisione e la comunicheremo”, ha aggiunto.
Anche se si tratta di squadre provenienti da zone non oggetto di divieti da parte del governo italiano, il rischio delle porte chiuse in Spagna potrebbe riguardare anche le altre due partite con squadre italiane impegnate: Siviglia-Roma di Europa League di giovedì 13 marzo e Barcellona-Napoli di Champions League il 18 marzo. Il club andaluso, euro-rivale dei giallorossi, ha emesso un comunicato per sottolineare che “nelle comunicazioni emesse dal Consiglio Superiore dello Sport e la Liga, non sono menzionate misure eccezionali per gli ottavi di finale contro la Roma. Al momento, le nostre partite, non sono interessate dal coronavirus”.
Fonte Tgcom24
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