Battaglia legale sull’aeroporto: maxi ricorso Gesac contro lo stop del Tar

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In via di definizione il ricorso al Consiglio di Stato da parte dei legali della Gesac, la società che gestisce il sistema aeroportuale unico campano.  Si punta – come scrive il quotidiano “Il Mattino”  – ad annullare la decisione dei giudici del tribunale amministrativo di Salerno dello scorso 24 febbraio, che, in pratica, hanno accolto le istanze presentate da 13 cittadini residenti nelle vicinanze dello scalo salernitano. Anche la Regione Campania, come ha confermato il presidente della commissione Trasporti, Luca Cascone, è pronta a schierarsi al fianco di Gesac, costituendosi parte civile.

9 Commenti

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  • Puntuale come un orologio svizzero il ricorsuccio dei soliti quattro gatti (stavolta ben 13, si sono impegnati) che non avete MAI sentito fiatare quando si trattava di vivere nel degrado, tra zingari, rifiuti, edifici abusivi e prostitute, e che invece si svegliano rivoluzionari e affamati di giustizia quando si tratta di bloccare una infrastruttura strategica per il Sud.

    Ricorso prontamente accolto dalla solertissima magistratura italiana, non sia mai ci si perda un’occasione di infliggere ulteriori infamie agli italiani.

  • … questi “battono” solo cassa‼️ Si sono resi conto che le loro case o i loro terreni sono vicini ad un aeroporto e che prima o poi, per pubblica utilità dovrebbero smammare ‼️?‼️ Adesso, con il buon intervento dell’azzeccagarbugli di turno, cercano di rompere le scatole alla collettività …
    La Gesac deve fare una sola cosa e farla singolarmente … pagare e mandarli altrove.

  • Nell’ottica della massima trasparenza legale a tutela della comunità ben venga lo stop per gli accertamenti del caso, ma se tutto dovesse risultare a norma ed esatto, tutte le spese , i danni ma sopratutto i rincari che la comunita’ dovrà sostenere per la realizzazione dell’opera devono ricadere sui querelanti. La Giustizia è una grande tutela per tutti ma non può essere a senso unico.

  • Non è il fatto di avere una magistratura contro: Il 99% dei ricorsi al TAR viene sempre approvata, acriticamente e pedissequamente, saranno poi “cavoli acidi” dei giudici coinvolti nell’inevitabile trafila giudiziaria che si prolungherà per decine e decine di anni.
    Il Problema è quindi lì…al TAR che si presta ad un metodo ben oliato volto ad estorcere un determinato tornaconto, politico o economico.
    Il copione è sempre il solito, far precipitare qualsiasi progetto o opera nelle scartoffie sperando di ottenere qualcosa e portando inevitabilmente o al fallimento del progetto stesso o delle aziende coinvolte, le quali se non hanno una solida copertura finanziaria, cedono per evitare bancarotta, o piegando direttamente l’amministrazione alla “mazzetta” riparatoria per far ritirare il ricorso. Insomma, le debolezze del sistema giustiziario diventano armi o dei dispositivi di ricatto, tutto a scapito della comunità e nel solo interesse di chi fa ricorso.
    Ma stavolta con GESAC e la Regione capiteranno male i nostri “13 improvvisati paladini dell’ambiente”
    Ah dimenticavo..benvenuti in Italia.

  • Il nostro areoporto è e sarà solo Capodichino. Questo, che si vorrebbe mettere su a pochi chilometri a sud della nostra città, nel cuore di una fertilissima pianura, sarebbe, se realizzato, sovrastimato, assolutamente inutile e fonte d’inquinamento. Più treni, meno aerei.

  • Quasi certamente il Consiglio di stato ribalterà tutto. Si tratta (speriamo) di un breve incidente di percorso. Sarebbe però auspicabile una modifica normativa dell’iter amministrativo per opere di questo tipo.. ma come al solito la politica non sente da nessun orecchio…

  • Nessuno contesta a “Salernitano” di considerare Capodichino come il suo aeroporto. Può anche orientare la sua scelta su Fiumicino o Malpensa. Nessuno glielo impedisce. Quello che non va è la sua pretesa di mandare gli altri in treno, perchè convinto che un nuovo aeroporto a sud di Salerno è inutile e dannoso per il territorio e per le persone. La materia è stata sviscerata dagli organi competenti che hanno espresso il loro parere. Purtroppo, come capita spesso, sono intervenuti altre valutazioni. Ora quindi nuovi intoppi e nuovi ritardi stanno ponendo impedimenti per il prosieguo dell’impresa.

  • Per Curtatone vorrei precisare che le famiglie che eventualmente dovrebbero essere espropriate , specialmente alcune possiedono già indennità da rivalutare di milioni di euro, nessun interesse ne a cedere le proprietà e neppure a fare salire i prezzi. Per Golem ( tutti anonimi mentre chi scrive è firma nota ) il Tar non è ne oleato e ne pronto a dire sempre si , probabilmente ripeto non si conosce bene davvero ne la sentenza e ne le motivazioni. Anzi dirò che ora esiste da una settimana anche un problema con l’Europa che ha aperto una procedura seria di inflazione. Sarebbe appena opportuno, ma solo per conoscenza ascoltare e leggere ciò che ho scritto , ho partecipato negli ultimi anni con relazioni a 6 master plan e conosco non bene ma benissimo come sono strutturati e quali sono i punti deboli. Ricordo che Capodichino ha preferito ritirare il Master Plan per impossibilità a rispondere alle osservazioni proprio su ambiente. Il problema di questa opera è molto più grande di quanto si voglia raccontare. Gesac ha tutto il diritto di ricorrere al consiglio di stato e i cittadini andranno semza problemi a rispondere. Per quanto riguarda i danni, dovreste farvi spiegare bene che non solo nessuno può costituirsi in questo momento, ma non esistono in ricorsi del genere indennizzi o danni o costituzioni, quindi si raccontano davvero cose che non esistono. Al Momento gli unici condannati a versare le spese del contributo della causa sono coloro che hanno perso. Non mettiamo medaglie perchè qui non si è vinto nulla e ne abituati a brindare, certo che tutta la vicenda credo che sia poco conosciuta , ripeto che forse solo pochi conoscono gli atti allegati e il nodo della vicenda. Con la sentenza n. 259 del 24.2.2020, i giudici del TAR Salerno hanno annullato il Decreto del Ministero dell’Ambiente che sanciva la compatibilità ambientale del master plan relativo all’ampliamento dello scalo aeroportuale di Salerno, Costa d’Amalfi, condannando le parti contrarie al pagamento del contributo unificato ai ricorrenti.
    Il TAR ha altresì annullato, in accoglimento aggiunto, il decreto del Ministero delle Infrastrutture di approvazione del Progetto di Ampliamento e di compatibilità urbanistica di intesa con la Regione Campania.

    Si tratta di una vittoria su tutti i fronti, visto che il Tribunale ha annullato entrambi i provvedimenti impugnati dai cittadini aventi diritto.

    Allo stato dei fatti, quindi, l’opera non può legittimamente proseguire e per l’effetto della sentenza, deve essere interrotta ove le procedure fossero andate avanti e bloccate le gare di appalto .

    Dalla lettura della complessa sentenza emerge forte che non si può demandare a studi post opera eventuali danni che le popolazioni possono subire in conseguenza della sua realizzazione.

    Avevo ben sottolineato che l’opera avesse già 3 prescrizioni importanti dettate dallo scrivente in sede di procedimento Via, che a quanto pare nessuno “voleva comprendere”. Quando si andava avanti con notizie, proclami e gare correttamente ho sempre inviato comunicazioni con pec agli enti e organizzazioni campane e della Basilicata.

    La stessa stampa ha dato poca importanza a ciò che era stato scritto nel procedimento Via e nelle osservazioni e sembra che tanti hanno fatto finta di non leggere gli studi scientifici a supporto.

    Anteporre lo sviluppo – il paventato progresso – alla salute della gente, al consumo di suolo, alla distruzione delle realtà agricole di eccellenza della zona, con progetti approssimativi non va bene. Raccontare ora che pochi hanno vinto è un falso.

    Ha vinto il buon senso, la protezione del territorio, la salvaguardia della salute umana, la scienza e ovviamente la capacità della legge di trovare le incongruenze procedurali.

    I sindaci, i politici, gli amministratori hanno il dovere di salvaguardare l’integrità del territorio e attenersi tutti all’articolo 32 della costituzione Italiana, forse qualcuno vuole evitare di osservarlo.

    Credo che ci sia stato in generale una sottovalutazione molto grande delle problematiche procedurali e ambientali , troppi proclami politici di opera non ” pericolosa ” per la salute e per il territorio e le sue attività agricole.

    Il Tar ha infatti accolto in pieno le osservazioni già presentate e oggetto di prescrizioni.

    Come ho sempre sostenuto, “la scienza” va ascoltata, come viene ascoltato il buon padre di famiglia.

    Se un ‘opera , qualsiasi essa sia può portare danno alla popolazione, questa va evitata non demandare al ” futuro ” misure e precauzioni come sta accadendo in altre parti d’Italia.

    Inoltre come ho sempre ampiamente scritto, non bisogna ascoltare il macellaio della porta accanto, il pizzaiolo del paese o il politico ragioniere o ingegnere… la scienza, la ricerca, la salute umana e gli inquinanti sono cose serie e per “medici ed esperti”, non possono essere oggetto di certezze sbagliate da parte del primo sindaco di Paese!

    Per conoscere di più leggere:

    fai.informazione.it/688BEEB6-4638-4275-8893-F656EF33E7CE/Un-aeroporto-sulla-testa-rappresenta-un-enorme-problema-per-la-popolazione

    fai.informazione.it/09BB298C-0AC8-4C8D-8091-5E8F56993E6D/Ricorso-al-Tar-per-annullamento-della-Valutazione-di-impatto-ambientale-VIA-dell-aeroporto-Costa-D-Amalfi-Salerno-udienza-20-novembre

    o ascoltare intervista a radio punto nuovo

    http://www.youtube.com/watch?v=pLzVRmWZ17k

  • Tutta sta storia per 13 persone.ok
    Ma perchè il dottor. a questo punto non difende la salute dei 50 mila Battipagliesi costretti a esser circindati da puzze d’imondizzia 365 giorni l’anno?

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