È nostra intenzione farlo nel luogo che “ospita”, oltre alle tante vittime a noi sconosciute, i corpi delle 26 donne sbarcate morte il 5 Novembre 2017 a Salerno dalla nave spagnola Cantabria, insieme ad altri 375 migranti.
L’idea di questa celebrazione della Dott.ssa Alessandra Pagliuca, psicologa e psicoterapeuta, coinvolge già numerose associazioni e nasce dal bisogno di commemorare tutte quelle donne vittime che, con la loro morte, sono diventate la testimonianza del fallimento delle conquiste passate per la rivendicazione dei diritti e delle pari opportunità.
Ricordare la morte delle donne, avvenuta per mano di uomini violenti, vuole essere un importante momento di consapevolezza e presa di coscienza di quanto la nostra società sia lontana dal rispetto della libertà di scegliere ognuno per la propria vita, per le proprie relazioni, per il proprio lavoro, per i propri diritti e per la propria dignità di persona.
Al pari delle morti premature anche la nostra intenzione è di portare sulle tombe delle donne vittime di violenza dei fiori bianchi in considerazione del fatto che la morte di queste donne, oltre ad essere una ingiustizia intollerante, rappresenta di fatto una interruzione prematura della loro vita.
Ci piacerebbe coinvolgere dei musicisti per commemorare le vittime con le preghiere e la musica, ma soprattutto sarà nostra intenzione promettere loro, in quel luogo sacro, di combattere fino alla fine dei nostri giorni, affinché le loro vite spezzate non rimangano sacrifici inutili ma fertilizzante per le nuove ed urgenti conquiste da fare per il nostro rispetto, per la nostra dignità, per la nostra libertà.
Questa iniziativa parte da Salerno e vorremmo che si diffondesse in tutte le regioni d’Italia. Sarebbe un bel risultato immaginare che ogni 8 marzo, oltre alle altre intelligenti iniziative e in sostituzione di quelle poco intelligenti, si trascorresse del tempo sulle tombe delle tante donne morte in tutta la Penisola.
Con la speranza di vedere accolta con sensibilità e passione questa iniziativa, l’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i cittadini e agli organi di stampa.
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