Coronavirus, riaperto il Louvre. Oms, mortalità al 3,4% più di influenza

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Il coronavirus causa “una malattia più grave dell’influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4% dei casi riportati di Covid-19 è deceduto mentre l’influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell’1% di quelli infetti”. Lo ha sottolineato l’Oms spiegando che “mentre molte persone in tutto il mondo hanno accumulato immunità ai ceppi stagionali” questo “è un nuovo virus a cui nessuno è immune”.

“Abbiamo vaccini e terapie per l’influenza stagionale, ma – ha aggiunto l’Oms – al momento non esiste un vaccino e nessun trattamento specifico per il Covid-19”

Nel mondo c’è una carenza di dispositivi protettivi, dalle mascherine ai guanti, dovuta alle conseguenze dell’epidemia di coronavirus, e le aziende dovrebbero aumentare la produzione del 40% per far fronte all’emergenza. Si legge in un comunicato dellOms, in cui sottolinea che a causare l’aumento della domanda ci sono anche fenomeni come l’accaparramento e l’utilizzo errato.

Intanto il museo del Louvre è stato riaperto: era chiuso da domenica per i timori sul coronavirus.

Sono arrivate a 3.198 le morti nel mondo per il coronavirus, 93.455 i contagi e 50.700 le persone guarite. E’ il quadro in tempo reale dell’università Johns Hopkins.

La Cina ha registrato 119 nuovi contagi da coronavirus, in calo per il terzo giorno di fila, e 38 ulteriori decessi. Secondo gli ultimi dati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) aggiornati a martedì, i decessi totali sono saliti a 2.981 e le infezioni a 80.270. I nuovi casi nell’Hubei, provincia epicentro dell’epidemia, si sono attestati a 115, mentre 4 sono quelli relativi al resto della Cina. Il numero di infezioni sospette sono calate a 520, ai livelli più bassi da gennaio.

Tra i 4 nuovi casi di coronavirus annunciati in Cina oggi dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), al netto dei 115 dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia, tre fanno capo a Pechino e uno a Ningxia. Nella capitale, due sono “contagi di ritorno” e sono relativi a viaggiatori arrivati dall’Iran e dall’Italia.

L’Iraq ha registrato il primo decesso di un paziente affetto dal coronavirus: lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali. La vittima è un uomo di 70 anni deceduto oggi a Souleimaniyeh, nel Kurdistan iracheno, ha detto il portavoce della direzione sanitaria provinciale. Finora i casi confermati nel Paese sono 31

La Corea del Sud ha registrato 516 nuovi casi di contagio da coronavirus, che fanno salire il totale nazionale a quota 5.328. Gli ultimi dati aggiornati diffusi dal Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) hanno evidenziato anche quattro ulteriori decessi, per complessivi 32 casi.

Nuovo contagio da coronavirus (Covid-19) nel governo iraniano: il ministro dell’Industria Reza Rahmani è risultato positivo a test compiuti nelle ultime ore. In precedenza era stata colpita la vicepresidente Masoumeh Ebtekar e diversi alti funzionari, oltre ad almeno 23 parlamentari. I contagi complessivi confermati sono 2.336 e le vittime 77.

La Polonia ha annunciato oggi il primo caso di contagio da coronavirus sul suo territorio. Si tratta di uomo che aveva soggiornato in Germania. Il paziente “non fa parte di un gruppo a rischio”, cioè non è anziano, ha dichiarato il Ministro della Sanità Lukasz Szumowski. L’uomo ha avuto “relativamente pochi contatti” con coloro che lo circondavano. Altre 68 persone sono attualmente ricoverate in Polonia per verificare se contagiate o meno e circa 500 sono in quarantena, ha ricordato Szumowski.

Quattordici dei 21 lodigiani in quarantena da ieri in una struttura militare a Delhi sono risultati positivi al test del COVINd-19: lo ha detto all’agenzia di stampa France Presse una fonte che ha voluto mantenere l’anonimato. Il gruppo di turisti era in viaggio in India dalla fine di febbraio, assieme ai due coniugi già risultati affetti dal virus e ricoverati in isolamento due giorni fa a Jaipur.

In Bulgaria le autorità delle città di Varna, sul Mar Nero, e Blagoevgrad, a sud, hanno disposto la chiusura delle scuole fino al 6 marzo come misura preventiva contro il diffondersi del coronavirus. Le due città si vanno ad aggiungere a Burgas, sempre sul Mar Nero, dove erano state decise misure analoghe. Gli studenti dovrebbero quindi tornare in classe lunedì 9 marzo, nonostante ancora non siano stati confermati casi di coronavirus in Bulgaria.

I casi di coronavirus in Giappone – compresi gli oltre 700 passeggeri infettati sulla nave Diamond Princess – hanno superato la soglia psicologica delle 1.000 persone. I numeri aggiornati ad oggi sono stati forniti dal ministero della Salute nipponico e comprendono un bilancio di 12 morti, inclusi sei che erano sulla nave.

Le principali compagnie aeree giapponesi – All Nippon Airways (Ana) e Japan Airlines (Jal) – hanno annunciato un’ulteriore riduzione dei voli interni a causa dell’espansione del coronavirus che continua a penalizzare il comparto del turismo e dei trasporti. Tra gli aeroporti in cui verranno operati tagli ci sono gli scali di Haneda a Tokyo e Itami Airport a Osaka, insieme ad altre città a partire venerdì.

In un comunicato Jal definisce la situazione come “la conseguenza di uno scenario imprevisto che ha visto la cancellazione o il posticipo di eventi sportivi e culturali per impedire la diffusione della malattia”. Ana eliminerà oltre 200 voli nei prossimi 7 giorni, in primo luogo le rotte verso l’Hokkaido, che fino ad oggi risulta la prefettura dell’arcipelago più colpita dal virus con 79 casi di contagi.

Le due aerolinee inoltre, consentiranno ai propri passeggeri di cancellare i biglietti per le rotte interne e internazionali senza l’aggiunta di una sovrattassa fino alla fine di aprile. Altre società nipponiche, tra cui la Hitachi, hanno chiesto ai propri dipendenti di evitare i viaggi aziendali e le visite ai clienti, oltre a lavorare dalle proprie abitazioni.

La Banca Mondiale stanzia 12 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza coronavirus. Le risorse saranno a disposizione dei paesi in via di sviluppo. Lo annuncia il presidente della Banca Mondiale, David Malpass. “L’obiettivo è offrire un’azione rapida ed efficace ai paesi che ne hanno bisogno” spiega Malpass.

I morti per il nuovo coronavirus a livello globale superano quota 3.117 nel mondo. Oltre novantamila i contagiati.

La Spagna ha avuto il primo morto per il coronavirus. Il decesso è stato confermato ufficialmente dalle autorità spagnole, che registra 151 casi, di cui 71 in terapia intensiva. Sono saliti a 199 i casi di contagio da Coronavirus certificati in Germania.

Il ministero della Salute tedesco riferisce sul sito di 196 casi, stando ai dati aggiornati alle 15 di oggi. In serata però la Dpa ha riferito di altri tre casi, due nel Meclemburgo-Pomerania, e uno nel Saarland. Con questi ultimi test risultati positivi, i Laender colpiti in Germania sono 15 su 16.

Sono invece 212 i casi confermati di Coronavirus in Francia, 21 in più rispetto a ieri: lo ha annunciato questa sera nel punto stampa quotidiano il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Dodici sono i pazienti guariti, 4 i morti rispetto ai 3 di ieri, 152 i casi riconducibili a “cluster” sul territorio.

Allerta Oms su banconote, ‘rischio di contagio’ – Anche le banconote rischiano di essere veicolo di contagio da coronavirus. L’avvertimento arriva da un portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) citato oggi fra gli altri dalla Bbc. “Sappiano che il denaro passa di mano con frequenza e può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi” e in particolare di “non toccarsi la faccia prima”.

Cina e Corea hanno già avviato nei giorni scorsi procedure di disinfezione di banconote in circolazione. La Bank of England ha tuttavia ridimensionato il pericolo per il Regno Unito, rilevando come nel Paese circoli ormai un gran numero di nuove banconote ‘plastificate’ (realizzate con polimeri) nei tagli più diffusi, la cui capacità di trattenere i virus non risulta superiore a quella di “maniglie, corrimano o carte di credito”.

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