La segnalazione ci arriva direttamente da uno degli operatori ortofrutticoli, che ha uno stand all’interno del centro Agroalimentare, nella zona industriale di Salerno. “Qui da noi non vengono rispettate le prescrizioni ministeriali in materia di tutela della salute. Ma lo stesso accade anche a Pagani, dove lavorano alcuni amici. Si entra senza osservare le distanze di sicurezza”. Il nostro lettore si domanda se la sua “vita valga meno di quella degli altri” e anche se “la frutta e la verdura non siano beni primari come pasta, pane e carne”. Il fruttivendolo contesta anche la chiusura del centro agroalimentare il martedì e il sabato. “In questo modo c’è ancora più gente negli altri giorni. Siamo sottoposti a turni di lavoro massacranti. E poi chi ci assicura che nelle giornate in cui lavoriamo il virus sia meno pericoloso e non possiamo essere contagiati anche noi?”.
“Siamo a rischio contagio”: denuncia di operatore dell’Agroalimentare di Salerno
La segnalazione ci arriva direttamente da uno degli operatori ortofrutticoli, che ha uno stand all’interno del centro Agroalimentare, nella zona industriale di Salerno. “Qui da noi non vengono rispettate le prescrizioni ministeriali in materia di tutela della salute. Ma lo stesso accade anche a Pagani, dove lavorano alcuni amici. Si entra senza osservare le distanze di sicurezza”. Il nostro lettore si domanda se la sua “vita valga meno di quella degli altri” e anche se “la frutta e la verdura non siano beni primari come pasta, pane e carne”. Il fruttivendolo contesta anche la chiusura del centro agroalimentare il martedì e il sabato. “In questo modo c’è ancora più gente negli altri giorni. Siamo sottoposti a turni di lavoro massacranti. E poi chi ci assicura che nelle giornate in cui lavoriamo il virus sia meno pericoloso e non possiamo essere contagiati anche noi?”.
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