Il calcio riparte a Maggio? Individuata l’ultima data utile

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Il calcio italiano potrebbe ricominciare domenica 3 maggio. L’annuncio-auspicio è del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: «Ritengo che la serie A possa riprendere il 3 maggio, almeno è quello che speriamo. Valuteremo poi se a porte aperte o chiuse, dipenderà dalla situazione. Poi ci saranno le competizioni europee, che si incroceranno col calendario».

La previsione del ministro è la più ottimistica fra quelle valutate dalla Lega e dai club nei vari tavoli di lavoro aperti in conference call. Negli scenari analizzati dal tavolo tecnico/sportivo, il fine settimana del 16-17 maggio è considerato spartiacque: oltre è praticamente impossibile disputare gli ultime 12 turni (più recuperi) entro il 30 giugno, con quattro club in Champions ed Europa League. Anche perchè la Uefa vuole ricominciarle fra metà aprile e inizio maggio (finali il 27 e 24 giugno), giocando anche nei fine settimana. (…)

Sul tavolo anche il tema del taglio degli stipendi, che i proprietari hanno in mente da giorni. Ieri il presidente della Figc Gravina ha dato una netta apertura. “In questo momento di emergenza – ha osservato a Radio 24 – il taglio degli ingaggi dei giocatori non è un tabù. In Lega è prevista una riunione informale delle società che discuteranno di questo tema per arrivare a una bozza da sottoporre all’Aic nel corso della prossima riunione del tavolo “sindacale”. E’ chiaro che ci sarà molto da discutere soprattutto sulla percentuale del taglio.

Ed è scontato anche che non potrà esserci una decurtazione comune per tutti: i calciatori al minimo sindacale e quelli sotto una certa cifra, magari, saranno risparmiati; la percentuale del taglio invece aumenterà con l’aumento de- gli emolumenti, in base a fasce di reddito prestabilite. I proprietari hanno ipotizzato decurtazioni dei contratti tra il 20% e il 30%”.

Tanto per fare un esempio, Cristiano Ronaldo, che guadagna 31 milioni di euro netti, lascerebbe sul tavolo nella peggiore delle ipotesi 9 milioni. Ieri sull’argomento ha preso posizione anche il numero uno del sindacato giocatori, Damiano Tommasi: “Il tema della sostenibilità del calcio durante e dopo questa crisi globale – ha detto all’Ansa – è ovviamente di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l’interesse che l’equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento”. Lo riporta Il Corriere dello Sport.

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