Reddito di emergenza: per ottenerlo basterà un’autocertificazione

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Dopo quello di cittadinanza, quello di emergenza. La maggioranza giallorossa, a trazione pentastellata almeno nei numeri rispetto all’alleato di governo dem, sta seriamente valutando l’introduzione di un reddito di emergenza a tutte quella platea di più deboli che non godono del sussidio di cittadinanza o di altri ammortizzatori sociali. Una misura eccezione che dovrebbe poter contare di uno stanziamento di compreso tra i 6 e i 10 miliardi miliardi di euro per raggiungere dai 5 ai 10 milioni di cittadini.

Pier Paolo Baretta, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, si è sbottonato a FanPage, dichiarando che il Mef e l’esecutivo nel suo insieme sta lavorando alla misura, senza però sbilanciarsi sulle cifre dello stesso nuovo assegno: “Stiamo lavorando a un reddito di emergenza. Pensiamo di poter dare un contributo economico a tutti coloro che non hanno ammortizzatori sociali, o altre forme di sostentamento. Cifre? Stiamo facendo dei calcoli, è un po’ presto per dirlo…”.

Così come temporeggia sul volume economico del nuovo decreto d’urgenza, che potrebbe essere una replica del precedente a quota 25 miliardi di euro. Il reddito di emergenza dovrebbe essere contenuto nel nuovo decreto del governo di aprile, atteso entro metà mese e, stando alle parole dell’esponente di governo del Partito Democratico, non sarà nei fatti un’estensione del grillino assegno di cittadinanza: “I criteri per il reddito di cittadinanza sono molto più rigidi rispetto a quello che serve in questo momento in una situazione di grande emergenza…”.

E veniamo dunque alla platea dei potenziali beneficiari. Il sottosegretario del piddì la presenta così: “Sarà ampia, non classificabile con i tradizionali parametri categoriali”. Per esempio? “Colf, badanti, il piccolo negoziante che viveva del suo reddito mensile, a cui noi abbiamo fatto chiudere l’attività per ragioni di salute. Tutte persone, insomma che non hanno la cassa integrazione, e non hanno la pensione. In questo caso non è un problema di ‘lavoro nero’ o no, posto che noi naturalmente non avalliamo il lavoro nero…”.

In ultimo, ma non per importanza, Baretta spiega quello che dovrebbe essere l’iter per poter ricevere il sussidio di emergenza causa coronavirus: in soldoni, basterà un modulo di autocertificazione. Il sottosegretario dice infatti: “Queste persone potranno richiedere il reddito con un’autodichiarazione. Non distinguiamo tra categorie professionali: tutti i cittadini che dichiarano sotto la loro responsabilità di non avere né cassa integrazione né altri sostentamenti, che sono insomma senza reddito, verranno compresi in questa platea”.

Fonte: Ilgiornale.it

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