Salerno: appello Consigliere Di Carlo, “Si autorizzino consegne a domicilio”

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Il Consigliere Comunale Horace Di Carlo lancia un appello al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca chiedendo: “ho recepito nell’esercizio delle mie funzioni di Consigliere Comunale di Salerno, l’accorata e pressante richiesta pervenutami da parte di imprenditori, commercianti, pasticcerie, pizzerie, ristoranti e pub della città di Salerno, di poter essere autorizzati alle consegne a domicilio di cibi cucinati”.

“Il tutto – scrive Di Carlo – avverrebbe nel massimo rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie così come imposte dagli ultimi decreti emanati dal Governo e dalla Presidenza della Regione Campania. Faccio mia questa loro ansia e preoccupazione, fermo restando il ringraziamento che questi ultimi rivolgono alla Regione Campania per gli aiuti economici messi in campo con l’ultima manovra finanziaria a sostegno di tutte le attività commerciali campane. Un ulteriore e probabile mese di stop creerebbe una difficile ripresa e riapertura da parte di molte di queste attività. Confidiamo in un positivo e concreto riscontro in tal senso”.

28 Commenti

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  • se non sbaglio è l’unica regione che vieta le consegne a domicilio!!!!!!!!!!

  • Ve li immaginate centinaia di ragazzi in scooter che scorrazzano per la città?
    Idiozia pura!

  • faccio una riflessione bar, ristoranti e pizzerie non vedono l’ora di riaprire oppure fare consegne a domicilio ma io mi chiedo, ad iniziare da me, con questa maledetta infezione ancora in giro come si farà ad andare al bar per consumare qualcosa, al ristorante per mangiare qualcosa o chiamare in pizzeria per l’asporto..bah forse sono io troppo scrupoloso ma ritornare a qualche mese fa sicuramente non è tanto semplice!!

  • Stiamo a casa! I cibi ce li possiamo cucinare anche noi perché insistere e creare pericolo di diffusione del virus! Tutto il mondo è fermo…Erano 100 anni che non succedeva una cosa del genere! Perché pensare ai soldi…Forse è più importante la salute arrangiandosi… Per poi ripartire. Tutti però…!!!

  • oggi una splendida “Gricia” con spaghetti grossi della Pasta Rummo, guanciale e pecorino. Tre ingredienti per una goduria senza pari, altro che le consegne a domicilio. Dopo scarola riccia saltata in padella con aglio, peperoncino, acciughe e capperi. Un Kiwi per frutta…

  • E’ cosi facile farsi la pizza a casa perchè rischiare la vita? Bravo a Domenico persona intelligente. E poi leggendo il post di quel politico che fa opposizione sui social veramente vogliamo mandare le persone incontro a guai? Restiamo a casa la regione Campania sta facendo un miracolo per i pochi contagiati in virtù delle restrizioni attuate.Per quanto mi riguarda e credo che riguardi parecchie persone intelligenti prima di ritornare in un bar o in una pizzeria ne passerà tempo. Poi una volta aperto avendo maggiori costi di cosa si lamenteranno della crisi che non si lavora? Usate il cervello e salvate la vita.

  • Per chi non sa cucinare è una buona occasione per imparare

  • Aspetta che me lo segno, così al primo portantino o magari pizzaiolo infetto, só a quale mente brillante devo rivolgere i miei complimenti per l’iniziativa.
    Ma cose da pazzi leggo veramente.
    Personalmente andrò al ristorante/pizzeria/bar dopo 3 mesi da contagio zero nel mondo.

  • meglio aspettare ancora prima di riaprire o fare consegne a domicilio. Ma poi secondo voi anche ammesso che riapriate credete davvero che le persone, vi chiamino e vincano la paura di questo virus ordinando qualcosa???
    Credo che a nessuno compreso me venga in mente di andare a mangiare al ristorante o farmi portare qualcosa di contaminato.

  • Solo in regione campania non è possibile la ristorazione a domicilio. Incredibile, a Milano, dico Milano ,centro dell’epidemia si può !! Forse il sindaco Sala, persona rispettabile e stimata è un pazzo un irresponsabile ? Io penso che lo è il nostro governatore, il quale se ne fo.. (scusate) se ne frega di chi ha bisogno di “lavorare per vivere”. Lui, il buffone, vive con rendita sicura di 16.000 (dico sedicimila) mensili !!! E i sudditi ancora lo ascoltano !!!!

  • SCUSATE SE FACCIO UNA OSSERVAZIONE MA TRA CHI TI PORTA LA PIZZA A DOMICILIO E QUELLI CHE OGGI TI PORTANO A CASA LA SPESA, I PRODOTTI COMPRATI SU AMAZON, LE BOTTIGLIE DI ACQUA MINERALE , …CHE CAVOLO DI DIFFERENZA C’E NON SOLO NON POSSIAMO NEMMENO DIRE, COME QUALCHE DEFICIENTE MENTALE, AFFERMA,CHE NELLA PIZZA IL PIZZAIOLO PUO’ FAR CADERE QUALCHE GOCCIOLINA DI SUDORE INFETTO ED IL PANE CHE VI ANDATE A COMPRARE? ALLORA O COME SI E’ FATTO A CODOGNO LA CONSEGNA A DOMICILIO VIENE FATTA SOLO PER LE PERSONE INDIGENTI O ALTRIMENTI LA FANNO TUTTI QUINDI CARO SIG. DOMENICO PERCHE’ DITE CHE E’ UNA IDIOZIA? E LE STESSE SCIOCCHEZZE SULLE MASCHERINE DEVI NOTA OMS

  • X anonimo 20.01
    L apertura a Milano è giustificata dal fatto che bisogna tutelare i migliaia di rider che lavorano in regola.
    Non centinaia di ragazzi che lavorano a nero x 20 euro a sera.
    Meglio attendere (i pizzaioli non si appezzentiranno x un mese di chiusura ) anziché aumentare il rischio contagi.
    Certo, sono da comprendere quei titolari che non possono vendere un po di farina (e il pomodoro dop doc ecc) allo stesso prezzo di una tagliata o un digestivo a 3 euro!

  • x20:01

    Come Milano? Stiamo parlando della stessa città con migliaia di morti? bel modello da indicare devo dire.

    Personalmente mi rivedrete in giro mesi e mesi dopo che di covid non se ne sentirà più parlare. Posso sopravvivere tranquillamente senza bar, pizzerie, cinema, teatri, stadi, concerti, comizi di politici coglioni, processioni, messe ecc. Giusto il lavoro è indispensabile ed anche quello posso farlo da casa in buona parte.

    Ne va della vita mia e, sopratutto, della mia famiglia, la scelta è ovvia, gli svaghi possono attendere.

  • Sono convinto che il Consigliere Di Carlo voglia tutelare quelle categorie che senza introiti avranno grossi problemi alla riapertura. Non si tratta se é meglio una gricia o una pizza fatta in casa, se è bello o meno cucinare.Si tratta di dare la possibilità ai negozianti di riaprire le attività. Io, da parte mia, sono contrario, anche con tutte le cautele i rischi sono enormi, e sicuramente non acquistare nulla

  • infatti in Lombardia stanno a 15mila morti e dispari, vai pure là se ti fa piacere. Non abbiamo bisogno di pizzerie, facciamo da soli.

  • a Milano scoppiano di salute e perciò si permettono le consegne a domicilio. Quello che trovo strano e ingiusto è tenere chiuse le botteghe, i piccoli negozi, come le pasticcerie, quando ai supermercati consentono di vendere dolci. Una riflessione: chi è il miglior alleato di De Luca? L’antideluchiano decerebrato, ovvio, è stato sempre così ahimè.

  • DOMANDA…E SE POI CI PORTANO A CASA LA PIZZA O I DOLCI INFETTATI IL CONSIGLIERE QUESTO SE L’ HA MAI CHIESTO?

  • Fate i cartelloni, cantate i cori, #andratuttobene…. siete solo dei finti buonisti. Avete solo paura di morire… ma fottereste il vostro vicino per salvarvi il culo voi.
    Che ve ne fotte dei ristoratori, tanto avete il posto fisso… che ve ne fotte se questi non iniziano a lavorare…. siete tutti chef… vorrei vedervi ai fornelli che schifezze vi mangiate per paura di morire. Ste pizze toste e lievitate male che avete imparato su YouTube perché non ve ne è mai fregato di impararlo dai vostri familiari…. ora tutti avete riscoperto la pizza a casa e il caffè nella macchinetta… che ipocriti e facce gialle.

  • x anonimo. Ancora c’è gente che non lo ha capito. Incredibile per far lavorare qualcuno si rischia di ammazzare tante persone fragili..che società individualista. Io a 50 sono disoccupato con una famiglia alle spalle e campo con il reddito di cittadinanza, quante privazioni io e la mia famiglia, ma non mi sognerei minimamente di mettere a rischio a vita degli altri per vivere un pò meglio..riflettici anche tu e compra qualche cellulare in meno, vedrai che ti sentirai una persona migliore.

  • Per anonimo delle ore 20,01
    Ma accirt tu e Milan e o si nc e Milan amm vist a fin ca Hann fatt. Strunz tu e lor

  • Sicuramente la maggior parte delle persone contrarie sono quelle che anche in assenza di corona virus non saranno mai entrate in un ristorante o magari non si saranno mai fatte consegnare una pizza. Forza Horace fatti valere, in primis x le categorie che oggi soffrono nel restare chiuse e anche x noi clienti!

  • dal post che hai scritto si evince, la tua ossessione verso chi paga tutte le tasse fino all’ultimo centesimo al confronto tuo che evadi, che avendo un attività al 99% hai dipendenti in nero . Poi vieni a fare la morale? Prima cosa evita di prenderti in giro da solo. Spero tanto che riaprirete cosi avrete il doppio dei costi e sempre zero entrate. Dopo ti lamenterai che non si lavora, che devi pagare i fitti le bollette della corrente, del gas dell’acqua………io e come me la maggioranza delle persone che tiene alla propria vita torneremo tra mesi e mesi nel frattempo non lamentarti, puoi sempre vivere con i soldini evasi.

  • sarà stato contattato dagli stessi che volevano far parcheggiare al lungomare……Noto con meraviglia però che esiste anche qualcuno che ha un opinione a Salerno, sia pur poco condivisibile…..verrà messo a tacere dal suo padrone!!!

  • Ma tutti gli imbecilli che commentano dicendo: siamo a casa, possiamo cucinarli noi!
    Forse sono tutti stipendiati pubblici! Ed invece chi ha un ristorante un bar una pizzeria deve campare con ipotetiche 600 euro al mese???? Che paese di idioti!
    In più cosa succede??? Che ci sono panetterie che fanno pizze e dolci!

  • Agli ipocriti che dicono che cucinano a casa la pizza (immangiabile, per mangiare una pizza commestibile ci vuole un forno a legna, è l’impasto deve lievitare almeno 24 ore, ma tanto voi siete tutti professori già lo sapete). I supermetcati già vendono le pizze, le torte nelle confezioni di plastica, con qualità inferiore rispetto a quella fatta da un artigiano. Si un artigiano, categoria mal tutelata dal governo. La colpa di questa paura non è del tutto vostra ma dei telegiornali che ci assillano 24 ore al giorno con il coronavirus. Così si plagiano le menti degli idioti che non pensano e non vogliono pensare con la propria testa. “Preferiscono far ragionare la televisione al posto loro”.

  • Autorizzate al più presto possibile la consegna a domicilio , ha perfettamente funzionato in tutte le regioni tranne la nostra durante l’emergenza senza creare alcun pericolo. Chi e’ contrario (e dai commenti si evince che non sono pochi) – può continuare a cucinare in casa, ma non sono tutti aspiranti chef! Ci sono i cittadini che vogliono guardare al futuro senza privarsi dei servizi che funzionano in tutte le società civili anche in questi tempi difficili . Basta ascoltare la voce di chi non sa neanche distinguere “virus” da “infezione”, iniziamo a tornare alla normalità e ragionare .

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