A Salerno e provincia sono 3.922 le famiglie che, pur avendo ottenuto il beneficio del Reddito di cittadinanza, hanno poi perso il diritto alla prestazione. E’ quanto emerge – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – dall’ultima pubblicazione dell’osservatorio statistico dell’Inps che traccia un bilancio delle erogazioni delle misure di sostegno al reddito tra aprile dello scorso anno e marzo di quest’anno. Complessivamente sono 28mila e 342 le famiglie salernitane, pari a 71.568 persone, che al 31 marzo scorso, percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza con un importo medio di 522,09 euro.
4mila famiglie salernitane perdono il bonus, stop a Redditto cittadinanza
A Salerno e provincia sono 3.922 le famiglie che, pur avendo ottenuto il beneficio del Reddito di cittadinanza, hanno poi perso il diritto alla prestazione. E’ quanto emerge – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – dall’ultima pubblicazione dell’osservatorio statistico dell’Inps che traccia un bilancio delle erogazioni delle misure di sostegno al reddito tra aprile dello scorso anno e marzo di quest’anno. Complessivamente sono 28mila e 342 le famiglie salernitane, pari a 71.568 persone, che al 31 marzo scorso, percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza con un importo medio di 522,09 euro.
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Non è che lo abbiano perso, a meno che non siano apparsi dal nulla migliaia di posti di lavoro, è che questi il diritto non ce lo avevano nemmeno prima, solo che nessuno finora ha fatto il minimo controllo.
Che è esattamente quello che i sostenitori del reddito di parassitanza volevano.
In Italia sono 100.000 le famiglie che intendono rinunciare al reddito di cittadinanza. In particolare, si tratta di circa 35 mila beneficiari di importi mensili tra i 40 e i 50 euro, oltre 11 mila tra i 50 e i 75 e quasi 20 mila che ricevono tra i 75 e i 100 euro mensili. Ma a questi dovrebbero sommarsi anche i 40 mila che non arrivano a 200 euro. Non assomiglia manco lontanamente alle somme ben più corpose stanziate in altri paesi, ed a fronte di ciò parte della stampa e per ragioni politiche si accanisce a mettere in cattiva luce una misura di welfare necessaria che è presente in tutti i paesi europei.