Covid e crisi commercio: imprenditori “consegnano” chiavi al Sindaco

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Questa mattina a Palazzo di Città, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l’assessore al Commercio Dario Loffredo hanno incontrato alcuni commercianti salernitani che idealmente hanno consegnato al primo cittadino le chiavi dei loro esercizi commerciali per sottolineare quanto questa emergenza dovuta al Coronavirus li stia penalizzando economicamente.

Vicinanza e sostegno da parte del sindaco e dell’Amministrazione comunale che auspicano una ripartenza quanto più celere nel rispetto sempre della salute di tutti e delle norme di distanziamento sociale messe in atto per contrastare questa pandemia.

Il sindaco, l’assessore Loffredo e la giunta – fanno sapere dal Palazzo di Città – stanno verificando tutte le provvidenze dell’organo preposto per mettere in campo azioni che possano dare sollievo al comparto. In occasione di questo incontro, il sindaco ha esortato ancora una volta la cittadinanza a non commettere passi falsi e a rispettare le regole perché tutti insieme possiamo farcela.

11 Commenti

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  • A quali imprenditori fate riferimento? i commercianti? le piccole imprese? Le stese che assumono a nero i dipendenti o al massimo gli fanno un contratto part time con paga misera senza diritti? quelli? possono chiusure per sempre anche oggi non ne sentirò la mancanza. Oppure parliamo dei professionisti i più grandi evasori del paese? Coloro i quali girano in grandi macchine lussuose e dichiarano meno dei loro dipendenti? che facciano la fame loro e le loro famiglie , ed hanno avuto anche lo stomaco di richiedere i 600 uro dati dal governo. Questa è l’opportunità di azzerare tutto. Per quel che mi riguarda facevo la fame prima e faccio anche oggi non mi è cambiato nulla

  • Secondo me e`giusto stare fermi altre due settimane e poi se ne esce con calma.
    I danni all economia ci sono, mica si possono negare, ma due sett non cambiamo molto…..invece puo far la differenza contro il virus ed evitare poi di stare nuovamente tutti dentro..ecc ecc
    Ad ogni modo molto paesi europei stanno come noi e/o peggio : gente a casa, economia ferma, negozi chiusi, licenziamenti in massa…in GE hanno riaperto ..e i contaggi sono risaliti….per cui smettiamola di dire che all estero sono migliori, o stanno meglio…..un esempio : in UK alcune categorie prendono 63gpb a settimana di sussidio di disoccupazione….ogni commento e`superfluo !
    Max

  • va tutto bene priorità alle santissime autocerticazioni, quando l’economia sarà a zero parte con lo scaricabarile!!! evvaiiiii

  • Bravi signori del commercio, già che c’eravate potevate anche proporgli il numero di morti 100 1000 10.000 accettabili affinchè il vs commercio si riprenda. Non volete le sanificazioni, non volete l’uno per volta, non volete la consegna a domicilio. La Verità è una sola, che ve ne fregate del contagio, l’importante è il guadagno è cosi?.
    Sono operaio disoccupato e non mi hanno neanche pagato la cassa sto mese, ho famiglia ed è dura , ma se mangiare pane e cipolle aiuta a salvare vite umane io ci sto…VOI Commercianti no. Complimenti per lumanità dimostrata

  • Da proprietario e gestore di attività nel commercio in zona corso. Dico che la crisi c’era anche prima della quarantena. Non capisco perché oggi si è fatto questa farsa. Il boom e passato nel 2000 e 2010 già era crisi. Quindi non so cosa si possa inventare il sindaco e la giunta per ai aiutare noi commercianti.

  • si d’accordo, ma quando e in che modalità si apre, stiamo ancora in alto mare.

  • L’interruzione del rischio di contagio mediante isolamento è di sicuro l’unica scelta immediata nei confronti di una pandemia. Proseguire ad oltranza non di certo la soluzione migliore. L’assenza di trasmissibilità non fa scomparire il virus. Per cui a fronte di un’azione drastica ed immediata ce ne deve essere poi una intelligente e scientifica.
    Dettate le rigide regole di convivenza spetta poi a chi compete farle osservare ed adottare i conseguenziali provvedimenti di merito: isolando, chiudendo e punendo chi sbaglia.
    Purtroppo la nota negativa tutta italiana e che da noi pur esistendo le regole e non mancando chi non le osserva, nessuno paga realmente se non il povero fesso di turno spesso condannato dai giornali più che da chi di competenza (e qui un’altra caratteristica tutta nostra, il giornalista/giornalaio diventa bravo e capace in tutto finanche togliere il posto ai magistrati…)
    Ecco allora che il papà podestà diventa il sapiente di turno, il moralizzatore di tutti e forse l’unico ad avere interesse alla nostra salute, anche più di noi stessi e per stare tranquillo, vista l’indisciplina dei figli, li mette tutti in castigo. Fregandosene anche del nonno capotribù (Premier) dice altro…
    Stiamo in mano all’arte ma non si rendono conto che l’economia la produce e la fa girare il povero cristo che mette mano al proprio portafogli e non quello che vive di sussistenza anche stipendiale.
    Speriamo bene e auguri a tutti: dal 4 maggio io spenderò solo nella mia provincia.

  • Quelli che scrivono i commenti mi sa che sono i soliti dipendenti statali con lo stipendio garantito.

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