Calcio, l’avvio delle sedute individuali è il primo passo verso la normalità
E’ arrivato l’ok dal Viminale e da alcune Regioni per il ritorno in campo degli atleti degli sport di squadra, ma solo per sessioni individuali. Se la ripresa dei campionati pare ancora molto lontana, un primo passo verso la normalità viene compiuto e il Sassuolo stamattina ha inaugurato il nuovo corso, anticipando anche quei club che nelle scorse settimane avevano scalpitato per tornare in campo (come Lazio e Napoli). Con l’inizio della Fase 2, dunque, teoricamente i calciatori possono tornare ad utilizzare le strutture private, con tutta una serie di accorgimenti. Innanzitutto i tesserati dovranno sottoporsi ai tamponi (o in alternativa ai test sierologici), per scongiurare il rischio che positivi asintomatici possano contagiare il resto della truppa. La Salernitana, che ha a disposizione le strutture del Mary Rosy e dell’Ultimo Minuto, avrà bisogno di una decina di giorni per provvedere: il club deve inviare la comunicazione all’Asl di competenza, poi reperire una struttura adeguata e infine effettuare (e attendere l’esito) dei tamponi alle circa 50 persone che ruotano in orbita prima squadra: calciatori, tecnici, sanitari, magazzinieri e via discorrendo, tutti dovranno sottoporsi ai controlli. Nel frattempo, la società dovrebbe suddividere i calciatori in gruppi ed organizzare le sedute individuali evitando di creare assembramenti. Il protocollo di sicurezza (sedute a porte chiuse, rispetto delle norme del distanziamento sociale, limitazioni nella condivisione degli spogliatoi, docce da fare nelle rispettive abitazioni, controlli costanti da parte dello staff medico) è molto severo ma è l’unico modo per iniziare a riassaporare il campo. Certo, come ha sottolineato Fabiani, dopo il lavoro fisico (fondamentale per evitare infortuni dopo un lungo periodo di inattività) i calciatori avranno bisogno del pallone e di iniziare ad effettuare prove tecniche di ritorno in campo. Ma, questo è chiaro, prima del 18 maggio nulla di tutto ciò potrà avvenire. A meno che, prima, non intervenga il governo con una decisione definitiva sulla questione.
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