Finisce il lockdown e subito mare e fiumi campani tornano ad essere inquinati

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Appena partita la fase 2 dell’emergenza Coronavirus le immagini dei mari e dei fiumi totalmente limpidi e cristallini sembrano già un lontano ricordo, la ripresa parziale delle attività produttive, infatti, sembra già stia influenzando negativamente l’ambiente sul territorio campano.

Testimonianza del ritorno all’inquinamento sono alcune immagini, inviate da diversi cittadini al Consigliere Regionale del sole che ride Francesco Emilio Borrelli, che mostrano come le acque del mare del porto di Baia e del Villaggio Coppola, quelle del fiume Sarno e dei Regi Lagni abbiano già cominciato a cambiare colore, a sporcarsi ed inquinarsi in modo preoccupante.

“Si sta verificando ciò che temevamo il ritorno delle attività produttive ed umane sta riportando il nostro mare, i nostri fiumi, la nostra aria ed i nostri territori nelle medesime condizioni disastrose in cui versano prima dell’emergenza sanitaria. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare questo campanello d’allarme perché di questo passo le cose peggioreranno sempre di più fino ad arrivare ad un punto di non ritorno ed allora ci ritroveremo in un disastro molto più devastante di un’epidemia.

Per questo abbiamo chiesto controlli a tappeto sulle aziende e le industrie che hanno riaperto per fermare una nuova devastazione ambientale. Dobbiamo cominciare a pensare e a mettere in atto un sistema economico eco-compatibile e soprattutto dobbiamo fare la guerra ai criminali che inquinano la nostra terra, con sversamenti abusivi ed illegali, serve il pugno duro con questa gente.”- ha attaccato il Consigliere Borrelli.

10 Commenti

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  • adesso sanno dove devono andare a spendere Architetto Napoli , forza , diamoci dentro

  • Invece di parlare a vanvera,individuate le aziende e le fabbriche che inquinano le nostre acque e multatele pesantemente per farle mettere in regola.Se si vuole le cose si fanno!!!

  • Come mai il mare di Salerno è stato pulito nonostante la gente restasse a casa e utilizzasse di più il bagno? Forse…..i locali che stanno sul lungomare scaricano direttamente a mare altrimenti non si spiegherebbe.

  • Il prototipo dell’imprenditore italiano, qualunque sia la sua professione, ha una morale per la quale per quando concerne i profitti, cerca il più possibile di massimizzarli per se, eludendo le imposte sul reddito, sugli oneri per i dipendenti, sul rispetto delle norme di tutela dei luoghi di lavoro e dei residui inquinanti che emette nell’ambiente. Per quando concerne le perdite di fatturato invece è prontissimo a pretendere aiuti dallo Stato, ossia dalla comunità a cui ha sottratto risorse.

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