Con mascherina e guanti, incatenato davanti al Comune di Pontecagnano per protestare per la proprie condizioni economiche di profondo disagio e per richiedere a gran voce la possibilità di lavorare. Ha minacciato anche lo sciopero della fame e della sete il 32enne che ha deciso di fare questo gesto disperato pur di farsi ascoltare.
Esige il diritto al lavoro anche perché ha una moglie e due figli a cui badare. Non è la prima volta che iniziative di protesta di questo tipo si registrano nel salernitano ed il timore è che la crisi provocata dalla diffusione del Covid-19 possa portare ad un ripetersi delle stesse in futuro.
Non prende il reddito di cittadinanza?
Sono di pontecagnano. Una cittadina oramai morta economicamente. 15-10 anni fà non sarebbe mai accaduta una cosa del genere, perchè è cambiata la mentalità dell’approccio venditore consumatore. Oramai si guarda sempre al centesimo da ambedue le parti. Di certo il sindaco non ha colpe. Pontecagnano non ha nulla da offrire lavorativamente parlando, (come tutta la campania del resto). Conviene abbandonare la campania per avere un futuro. Ti auguro di trovare lavoro e che la tua protesta porti a qualche risultato concreto.
In bocca al lupo.
Valentino, hai sbagliato ad appoggiare Pastore. Questi faianesi non perdonano. Il lavoro per i delinquenti di casa loro è uscito e pure in abbondanza.