Un nuovo infetto a Salerno città: giovane positivo in isolamento obbligatorio

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Dopo una lunga tregua iniziata più di venti giorni fa, praticamente a fine aprile, ieri si è registrato un nuovo contagio a Salerno città. Si tratta di un giovane, risultato positivo all’esito del tampone, ma per il quale – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – non è stata necessaria l’ospedalizzazione. E’ stato disposto, come da protocollo, l’isolamento obbligatorio a casa per 14 giorni. E’ il secondo caso nel Salernitano, in queste ultime ore, dopo il positivo registrato a Cava de’ Tirreni.

21 Commenti

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  • Spero non sia il primo di una lunga serie. Il comportamento irresponsabile di molti adolescenti che in questi giorni si aggregano senza mascherine, passandosi bottiglie di birra e sigarette di bocca in bocca, non lascia ben sperare.

  • Auguri di pronta guarigione al giovane.

    Aspettiamo ansiosi i commenti dei soloni e dei tifosi del virus! Quelli che 14 giorni fa dicevano che saremmo tornato alla fase 1 che “la gente non ha ancora capito” che “C’è ancora troppa gente per strada”, che “La mascherinaaahhhaaaa”
    Purtroppo per voi sta tutto finendo e il poliziotti adesso, fateli nei bagni di casa vostra.

  • Ad esempio, Plutarco il poliziotto è uno che analizza con attenzione gli assembramenti di ragazzini, studiando attentamente il percorso del virus, vedendo all’orizzonte che possa trattarsi del primo contagio di una lunga serie.
    Plutà, esci, respira, godi… la quatantena è finita, il virus è finito!

  • Un positIvo a Salerno? Che notizia. Chiudiamo tutto e passiamo l’estate a casa? Altrimenti gli spioni che fanno tutta la giornata?

  • il virus ormai sta diventando un ossessione state uscendo pazzi non avete capito che ci vogliono come dicono loro, ormai chi prende un pò di febbre o mal di gola ha il coronavirus ahahahh bastaaaaaaaaaaaa

  • Tommaso, spero vivamente tu abbia ragione, mai come in questo momento spero di avere torto marcio.
    Ma temo che al contrario tu e gli altri siate eccessivamente ottimisti.
    E si, la quarantena è finita, ma chi ti ha detto che il virus lo sia? Al contrario, mi sembra che le autorità ci stiano dicendo in tutti i modi di non abbassare la guardia.
    Ovviamente tu sei immune, sei superiore a tutto questo. Buon per te. E per Runner che ti segue a ruota.

    Tra qualche settimana sapremo.

  • Caro plutarco qui gli unici incoscienti sono i vecchiardi (forse tu rientri nella categoria, presumo, perchè accusi i giovani) che violarono giornalmente la quarantena per farsi le passeggiate durante i mesi di marzo e aprile. Quindi prima di scrivere castronerie pensaci 10 volte, oppure dato il tuo scritto non scrivere proprio più senti a me. Evita questi deliri di onnipotenza dettati dall’età, visto che la tua generazione ha mangiato e continua a mangiare tutt’oggi a discapito di noi giovani. A buon intenditor poche parole.

  • Il contagiato.Adesso vicienz vi fara’ mettere il casco al posto della mascherina.Salernitano non hai capito che il viris e’ finito ma tu sei impazzito
    E sempre grazie a vicienz ai nani e le ballerine

  • Il toro chiama cornuto l’asino. Quelli che infrangono le regole so i dritti mo, tutto chiarissimo.

  • Runner, Tommaso è inutile fare gli spiritosi quando è in gioco la salute degli altri. Probabilmente fate parte di quella schiera di coraggiosi che tutti i giorni si aggrega, rigorosamente senza mascherine, per fumare canne, bere birra e mangiare pizze sotto le abitazioni di poveri cristi fino all’una di notte lasciando poi la loro merda come regalo. Se così fosse rappresentate il peggio di questa città lasciata in balia di una gioventù amorale, schizofrenica e qualunquista. Ben venga uno stato di polizia…. ma non questa polizia che ha ormai perso il controllo del territorio.

  • Leggo commenti assurdi come se essere sani o osservare le regole fosse un cosa secondaria credo che incoscienza e superficialità e anche maleducazione la fanno da padrona il liberi tutti non va ancora attuato ci vuole prudenza i senza mascherina sono una categoria di stupidi a chi fate dispetto se non a voi stessi e Vs cari in caso di contagio?

  • Per l’amico delle 13:28, hai una bella presunzione a credere chi io sia e quanti anni io abbia, e sei oltremodo offensivo nell’accusarmi di aver mangiato a discapito di “voi giovani”.
    Per tua informazione sono un padre di famiglia che in questo periodo di lockdown non ha potuto rimanere a casa, ma ha dovuto lavorare per contribuire, nel suo piccolo, a garantire la distribuzione alimentare. Se hai continuato a trovare cibo nei supermercati un poco è anche merito mio (poco, pochissimo), ed esigo rispetto. Sono un privilegiato, è vero, perché ho percepito lo stipendio regolarmente. Ma credo di essermelo meritato.
    All’altro amico delle 13:34, dove hai letto o sentito che il virus è finito?
    Per il resto, fate come volete.
    Tra qualche settimana tireremo le somme e vedremo chi aveva ragione. Ripeto, spero di avere torto marcio.

  • Fa male vedere questi commenti…non è bravo chi non ha paura né e migliore chi teme…ma possibile che non vi tocca proprio sapere che solo in Campania abbiamo avuto 399 MORTI sicuramente non vs. parenti altrimenti a quest’ora quanto dolore avevate dentro…. Allora portiamo rispetto a chi non c’è più per colpa di questo maledetto virus e impegniamoci ancora…. A che ci serve la corsa alla normalità se ci dovrebbe comportare un pur minimo rischio? Continuiamo un altro poco a stare attenti… E tutto a breve sarà più chiaro…ma facciamo i forti proteggendoci non sfidando il virus.

  • Io non credo assolutamente al virus ma ad una manovra perfida ad un esperimento ignobile ma riuscito a giudicare da quello che si vede e si sente, non mi sento né stupida né doppia imbecille. Fate schifo avete chiuso bambini e giovani e fatto suicidare tanti di questa età per la vostra codardia. I vecchi ammalatissimi muoiono pure per un raffreddore si chiama selezione naturale. Ma basta con queste cose. Muoiono tea polmonite virale ed influenza stagionale rispettivamente 25000 e 32000 persone all anno in Italia, nemmeno a dirlo sempre gli stessi soggetti iperpatologici e ultra vecchi… Ma chi ha paura può chiudersi in casa per sempre e lasciar vivere chi vuol lavorare e non ha paura.

  • Uagliu non facciamo sgretolare il castello di carte che abbiamo costruito in due mesi nelle nostre case! Ricominciare sarà più difficile se non proprio impossibile!

  • Giusto per mettere le cose in chiaro, non mi sembra che in nessun commento qualcuno si sia sognato di dire che dobbiamo continuare a restare chiusi in casa. Semplicemente si chiede di continuare a tenere alta l’attenzione, di seguire le minime accortenze necessarie ad impedire quanto più possibile che il virus torni a fare grossi danni. Ieri un amico negoziante di Pastena mi ha confidato di essere molto preoccupato perchè molti clienti non usano la mascherina o la indossano male, col naso scoperto. E talvolta non rispettano l’obbligo di entrare contingentati. Non mi sembra che sia tanto difficile rispettare queste due semplici regole. Vedo tanti ragazzini che girano in gruppo ma distanziati e con le mascherine ben indossate. Altri no, così come diversi adulti. E questi mi preoccupano.
    Teniamo presente che attualmente la situazione in Italia è simile a quella che avevamo ad inizio epidemia, il virus gira sotto traccia, pronto a scatenare focolai. La differenza è che questa volta sappiamo con chi abbiamo a che fare, e sappiamo come comportarci per evitare nuovi congestionamenti degli ospedali, nuovi morti e nuove chiusure. Basta davvero un po’ di buon senso e di accortenza. Ma sembra che per alcuni ciò sia una costrizione assurda, insostenibile, fuori dal mondo.
    Per la gentile signora delle 22:12, davvero crede che si tratti di un complotto, una gigantesca montatura? Che questo virus sia una semplice influenza?
    La differenza rispetto alla normale influenza stagionale è che quest’ultima è endemica, e buona parte della popolazione a rischio (anziani, malati, ecc.) ha la copertura vaccinale. Il Covid19 no, siamo tutti scoperti e per giunta per nulla attrezzati con anticorpi un minimo specializzati. E fa danni, parecchi. In vita mia non ho mai visto tanti giovani morire per una semplice influenza. Ho perso un amico al nord, sano come un pesce, morto in terapia intensiva per Covid. E ogni giorno parlavo a telefono con clienti in Lombardia e Veneto. Quasi piangevano al telefono, rintanati in casa, con colleghi e parenti ricoverati o morti, e le ambulanze che passavano senza sosta. Una situazione mai vista! Per rispetto di tutte queste persone, eviterei di continuare a blaterare di complotti, esagerazioni e semplici influenze. Possiamo discutere quanto vogliamo della gestione da parte del governo e delle regioni, ma sottovalutare la pandemia globale in corso è da incoscienti.

  • Per coloro che si lamentano del recente lockdown, mi permetto di riportare un interessante post recuperato in rete:

    Durante la guerra fredda la tensione tra il blocco occidentale, costituito dagli USA e dai paesi della Nato e quello orientale, costituito dall’URSS e dai paesi del Patto di Varsavia era molto elevata. Il momento più critico probabilmente fu rappresentato dalla “crisi dei missili cubani”, che nell’autunno del 1962, sotto la presidenza Kennedy, spinse il mondo alle soglie di un conflitto nucleare. Forse non tutti sanno o ricordano che alcune testate atomiche Jupiter furono schierate anche in Italia, nella base dell’aeronautica militare di Gioia del Colle, in Puglia.

    La Svizzera, pur essendo un paese tradizionalmente neutrale e “pacifista”, investì enormi cifre per garantire a tutti i cittadini elvetici, circa 8 milioni, un posto all’interno dei rifugi antiatomici. Furono realizzati centinaia di migliaia di bunker, uno per ogni nuovo palazzo edificato a partire dagli anni Sessanta. I costruttori furono obbligati per legge a dotare i condomini di un locale sotterraneo sicuro e a prova di contaminazione in grado di ospitare per periodi prolungati tutti gli abitanti dell’edificio. Ovviamente ne furono provvisti anche ospedali ed altre strutture pubbliche.

    Il senso di questo apparentemente bizzarro excursus storico è il seguente: chi oggi si lamenta per la quarantena forzata ha tutta la mia comprensione e solidarietà, ma non dovrebbe paragonarla al carcere o considerare questa situazione la peggiore possibile.

    In caso di conflitto nucleare i sopravvissuti all’interno dei rifugi si sarebbero ritenuti molto più fortunati e privilegiati dei malcapitati rimasti all’esterno. In Italia soltanto una piccolissima parte della popolazione (forse meno del 5%) avrebbe avuto accesso a bunker antiatomici.

    La maggior parte dei rifugi “popolari” come quelli della Svizzera, pur essendo adeguati al loro scopo, ovvero salvare il maggior numero possibile di vite umane, non erano spaziosi nè tantomeno lussuosi, ma spartani ed essenziali. Le strutture più confortevoli si contavano sulle dita di una mano ed erano destinate ad esponenti del governo e relative famiglie, uomini d’affari o militari di alto grado.

    Si prevedeva che un nucleo familiare di 4, 5 o 6 persone trascorresse alcune settimane (la durata del periodo dipendeva da vari fattori, in particolare dalla distanza dall’esplosione) rinchiusa in un ambiente sotterraneo di circa 25 o 30 metri quadri, di solito dotato di un unico minuscolo bagno.

    Per nessuna ragione la porta a chiusura ermetica sarebbe stata riaperta prima che il contatore geiger indicasse che il livello di radioattività esterno era sceso al di sotto di una soglia considerata “accettabile”. Altro che passeggiate, jogging, caffè al bar!

    E nessuno avrebbe potuto cantare canzoni dalla finestra o dal terrazzo o affacciarsi per prendere una boccata d’aria. NON c’erano finestre o terrazzi, solo spesse mura di cemento da ogni lato.

    All’interno, compressi in uno spazio angusto, c’erano generatori elettrici, sistemi di ventilazione, di raffreddamento e di filtraggio dell’aria e dell’acqua (oltre ad un serbatoio) e scorte di viveri a lunga conservazione (in genere c’era una dispensa contenente scatolame, assai più raramente un piccolo frigorifero e/o un fornetto elettrico), una toilette, un lavello, talvolta (ma non sempre) una doccia, qualche sedia o sgabello, un tavolino, spesso pieghevole, delle brandine o delle amache, un paio di armadietti o di bauli per i vestiti e gli effetti personali, una cassetta del pronto soccorso e dei medicinali, un estintore, una radio collegata ad una antenna esterna per captare eventuali trasmissioni di emergenza, un contatore geiger… e poco più.

    I più previdenti tenevano sempre nel rifugio abiti puliti e biancheria di ricambio, dei libri, un giradischi, qualche giocattolo per i figli. Non sarebbe stato possibile nè consentito attardarsi per prendere questi oggetti non essenziali DOPO il suono della sirena, quando restavano pochi minuti per scendere di corsa le scale e chiudersi le porte blindate alle spalle.

    In ogni caso non ci sarebbero stati TV, film su DVD o in streaming, cellulari, internet, Facebook, Skype, Whatsapp; durante gli anni Sessanta e Settanta la maggior parte di queste cose non era stata inventata e le poche esistenti (le stazioni televisive) ovviamente avrebbero smesso di funzionare in caso di guerra nucleare. Non sarebbe stato possibile avere notizie sulla sorte dei propri parenti, amici e colleghi. Sarebbe diventato difficile distinguere il giorno dalla notte, non potendosi regolare con la luce del sole e soltanto un orologio avrebbe permesso di conoscere l’ora esatta e la data. I bambini e i ragazzi non avrebbero potuto seguire le lezioni a distanza, al massimo si sarebbero dovuti arrangiare con pochi libri, quaderni e matite.

    Nei bunker condominiali come quelli svizzeri le condizioni di vita sarebbero state simili ma per certi aspetti peggiori; gli ambienti sarebbero stati più ampi, ci sarebbero state diverse “camere” per ospitare un maggior numero di brande, le toilettes sarebbero state più di una, ma la privacy sarebbe stata quasi inesistente. Immaginate di dover restare rinchiusi sottoterra gomito a gomito per un tempo indefinito (minimo qualche settimana) con una trentina od una quarantina di persone, ovvero TUTTI i vostri vicini, inclusi quelli che conoscete a malapena o che non vi stanno simpatici e con cui avete litigato nella passata riunione di condominio. Aria viziata, cattivo odore, fila per usare i bagni, condizioni igieniche a malapena accettabili, cibo in scatola poco appetitoso e magari freddo, rumori fastidiosi come il ronzio dei generatori e delle ventole, bambini urlanti. Nei rifugi monofamiliari probabilmente avreste potuto portare con voi il vostro gatto o il cane, specialmente se tranquillo e di piccola taglia, ma in quelli collettivi non ve lo avrebbero permesso e avreste dovuto abbandonare gli animali domestici al loro destino, sebbene a malincuore. E i fumatori incalliti avrebbero avuto un problema in più; niente sigarette.

    Concludo qui ma credo di avere dato l’idea.

  • Che scoop! 1 contagiato du una città di 130 mila abitanti. Percentuali da esercito in casa! Quarantena fino al 2025!!! Irresponsabili, gridano i tanti supporters granata del Podestà della Regione Campania. Numeri allarmanti!!!!!!!! Tutti chiusi in casa fino a nuovo ordine. Di questo passo, di uno in uno, la quarantena sarà per forza di cose obbligatoria fino al 2050. E forse più. Ovviamente con mascherina e scafandro. Mi sembra il minimo…

  • Ancora?
    È di oggi la notizia che l’OMS è preoccupata per il rilassamento eccessivo in sud Italia. Proprio perché abbiamo subito poco o nulla, siamo più facilmente aggredibili dal virus che è ancora in giro. Nessuno vi sta chiedendo di stare chiusi in casa, di indossare scafandri o di evitare parenti ed amici. Vi si chiede solo di rispettare
    semplici norme di sicurezza, facili da attuare. Cosa vi rode? Cos’è che proprio non vi entra nella testa?

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