Maffei getta la spugna: “Chiudo il Bogart, non ci sono le condizioni per lavorare”

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Il congedo, questa volta davvero definitivo, giunge via social. In un post, pubblicato sul suo profilo Facebook, l’imprenditore del by night salernitano, Maurizio Maffei, getta la spugna e annuncia la  conclusione dell’avventura al timone di uno dei locali storici della movida di Salerno. “Chiudo la mia attività del Bogart in via Vernieri, perchè non ci sono più le condizioni per poter lavorare: capienza ridotta, mancanza di certezze sul caso Covid19, incertezze sui dati di riapertura e tante limitazioni che non faranno più il Bogart che tutti conoscevano. Questi sono i motivi fondamentali per i quali ho trascorso giorni difficili al pensiero di andare via prematuramente e non nascondo che a rifletterci spesso mi commuovevo…”. Maffei, però, è pronto a lanciarsi in nuove sfide: “Sono già pronto per un nuovo progetto molto più ambizioso. Abbinerò tutte le esperienze positive del mio passato con gli stimoli nuovi per un nuovo futuro pieno di soddisfazioni, sia dal punto di vista professionale che personale”.

https://www.facebook.com/bogartuno/posts/3255288724509605

19 Commenti

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  • Abito nei pressi del locale. Con tutto il rispetto non posso che accogliere con soddisfazione questa notizia. Ripeto, mi dispiace moltissimo per chi traeva vantaggi economici da questa attività, e non mi permetto di esprimere giudizi di carattere etico riguardo alla qualità di questo tipo d’intrattenimento, ma non posso non ribadire l’incompatibilità di avere siffatte strutture dedicate alla cosiddetta “movida” nel cuore di una zona densamente abitata. Il Bogart ha sempre costituito un forte disagio, andrebbe riaperto in zone fuori città.

  • Getti la spugna ? Meglio così, tornatene nella tua Aullino, insieme al gregge che ti segue.

  • Oh mamma miaaaa! E come faranno i vip salernitani a trovare un nuovo locale dove cambiare il catetere e il pannolone? E’ una grave perdita per tutta la cittadinanza altolocata…

  • Cito testualmente: “Chiudo la mia attività del Bogart in via Vernieri, perchè non ci sono più le condizioni per poter lavorare: capienza ridotta, mancanza di certezze sul caso Covid19, incertezze sui dati di riapertura e tante limitazioni che non faranno più il Bogart che tutti conoscevano (…)”. Cioè stai dicendo che non potrai più rimpinzare di persone a più non posso un sottoscala chiamato Bogart? Bene, era ora.
    Ma davvero ci fa così schifo rispettare tutte le normative specialmente quella sulla sicurezza delle persone?
    Ma Corinaldo che ci ha insegnato?

  • Vai e non scordarti di portare con te la pezza biancoverde.
    Siamo tutti sicuri che ad AV troverai ottime condizioni per poter lavorare.

  • Era ora… Costernati oimè gli irriducibili ridicolissimi “sempregiovani” e donzelle tirate da tonnellate di silicone al ballo del sabato sera
    Fatevene una ragione,restate a casa a veder crescere i nipoti. È finito il tempo delle mele…Felice è dir poco!Era oraaaaa

  • Veramente in quel “mastrillo” le condizioni per lavorare non ci sono mai state, ma è risaputo che la legge nn è mai stata è mai lo sarà uguale x tutti

  • Maffei il Cocorico di Riccione aspetta te….magari lo avessi fatto con musica ad alto livello

  • Prima era gestita da persone serie, poi come il dolce vita è stato rovinato. La discoteca deve essere stile club con poche persone e non tutti ammassati.
    In bocca al lupo per la nuova attività.

  • quanta gente piccola, gente che crede che il mondo sia il proprio condominio e vede in uno di solofra, qualche decina di km di distanza, uno straniero.. che pena che fate.
    E con questo non voglio giustificare eventuali problemi di ordine pubblico, chiasso o fiscali del Maffei che non conosco. Poi magari quando avrete riacceso il cervello penserete alla perdita economica diretta e dell’indotto, con lavoratori per strada (eh sì, anche gli eventuali a nero), introiti per parcheggi, tasse perse per il comune (non sapete quanto paga un locale del genere di tarsu… roba di migliaia di euro) etc.. Fate presto a dire che vi fa piacere, ma ditelo alle famiglie di quelli che ci lavorano (non parlo della proprietà, di cui ripeto non mi interessa).

  • Ne faremo una ragione per continuare a vivere serenamente. Il Bogart non è più quello degli inizia anni 90 già da tanto tempo. Ricordo, uno su tutti, Baglioni fare una serata di piano Bar. Del Bogart di questi ultimi anni non ne sentiremo la mancanza. Al Maffei dico di ridiscutere la sua vita e vedrà che riuscirà a trovare qualcosa da fare. Farà meno il Vip, ma sopravvivrà cmq

  • x Gino

    Purtroppo le cose se non si fanno bene non si fanno proprio. Leggo commenti di gente che si lamentava del rumore della musica, forse i locali non erano insonorizzati questo non lo so. C’è da dire che una volta in disocteca si entrava in base alla capienza del local. Non parlo del bogart perhè non ci sono mai andato, ma si sente spesso che i locali superano la capienza di persone. Se ci fossero più controlli su queste cose che ho elencato il cittadino non c’è l’avrebbe con chi ne approfitta, perchè si impedirebbe a priori di far aprire locali a chi fà il furbo. Si è visto poi in Italia la conseguenza di queste leggerezze a cosa ha portato. Parlo di tragedie.

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