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Crisi Covid: i commercialisti scendono in campo a “supporto” dell’azienda sport

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Tra i settori maggiormente “contagiati” da Covid19 si annovera, sicuramente, quello della “Sport Industry”. In riferimento a quanto evidenziato, l’AICAS (Commercialisti azienda sport) “scende in campo” per per determinare l’exit strategy a supporto delle società sportive “profit e no profit”.

In tale contesto, quali dovranno essere le strategie aziendali e di marketing che l’azienda sport dovrà prontamente attivare per programmare un vincente “business plan” che metta in “fuori gioco il Covid19”?

L’attuale momento derivante da Covid19 determina, infatti, per l’azienda sport, a fronte del permanere di “costi fissi” di gestione ordinaria (in attesa del “salary cup”), una diminuzione del “valore della produzione” determinatosi, al momento, con l’azzeramento dei “ricavi da stadio” e contestuale diminuzione dei “ricavi da sponsor e marketing”: azienda calcio (-30%); azienda basket (- 45%); azienda volley (- 40%).

È evidente che questo virus ha cambiato e sta cambiando il mondo, dal lavoro alle imprese, dalla scuola al commercio, dall’industria alla finanza e, persino, la gestione del tempo libero; la crisi ha generato un impatto molto forte, ribaltando priorità di governi, cittadini e società e sconvolgendo i “tradizionali sistemi di gestione”.

Secondo la Commissione studi Aicas #Azienda sport Covid19 (Nello Gaito, Fabio Montesano, Angelo Irienti, Alberto Rigotto, Antonio Opromolla, Antonio Sanges, Francesco Ventura), un nuovo “modello aziendale di exit strategy” per l’azienda  sport italiana, diventa, pertanto, un imperativo imprescindibile ed urgente, un nuovo modello da proporre ai club sportivi di riferimento, finalizzato all’applicazione del “salary cup”, redazione di bilanci aziendali sostenibili, fidelizzazione dei tifosi e delle aziende sponsor, elaborazione di nuove strategie di marketing sportivo 4.0 e ricavi da “Esport”, azionariato diffuso (con previsione di un contributo a fondo perduto commisurato all’aumento del capitale), trasformazione delle ASD in SSD, fusione tra società sportive ed attività di crowdfunding.

La fase post Covid sarà molto “esigente” e rigorosamente selettiva, non si potranno più negare i problemi o rinviare le soluzioni, non si potrà più essere indolenti di fronte a questioni che richiedono risposte urgenti, non si potrà più restare indietro, non si potranno più sprecare: competenze, energie, risorse.

 

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